In una Cattedrale gremita l’ultimo saluto al vescovo Sgalambro

Si sono svolti oggi pomeriggio in Cattedrale i funerali del vescovo Francesco Sgalambro che ha guidato la diocesi cefaludese dal 2000 al 2009. Tanti i fedeli che, alla fine della celebrazione, si sono accostati alla sua bara per porgergli l’ultimo saluto. Il Presule è stato sepolto nella cripta della cattedrale. L’ultimo suo predecessore sepolto nella Basilica ruggeriana è stato, nel 1969, Emiliano Cagnoni che ha retto la diocesi per 36 anni. Francesco Sgalambro è stato eletto a vescovo di Cefalù il 18 marzo del 2000. Le prime sue attenzioni pastorali sono andate al mondo della comunicazione e per questo ha voluto un giornale diocesano per informare sulla vita della Chiesa locale e del territorio. Aperto al sociale ha costituito l’ufficio di pastorale per il turismo affidandone la direzione al parroco Liborio Asciutto. A Sgalambro si deve il ripristino in diocesi del Diaconato permanente dopo 775 anni di assenza. Il 15 ottobre del 2005, infatti, ha ordinato i primi due diaconi permanenti imponendo le mani su due padri di famiglia: Gandolfo Sausa e Giuseppe Giglio. Si deve al suo impegno pastorale la costruzione di una nuova chiesa in contrada Spinito a Cefalù dove la comunità per diversi anni ha celebrato in uno scantinato. Era suo desiderio celebrare un sinodo diocesano visto che l’ultimo si era tenuto a Cefalù tre secoli prima nel 1706. Purtroppo il suo sogno non si avvera perché, nonostante il tempo che vi dedica a prepararlo, qualche anno dopo si è dovuto dimettere per avere raggiunto i 75 anni di età.

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