Campofelice: sindaco e maggioranza invitano il presidente Sceusi a dimettersi

Dal sindaco di Campofelice di Roccella, Massimo Battaglia, e dalla maggioranza politica che lo sorregge arriva l’invito al presidente del consiglio comunale, Emanuele Sceusi, per dimettersi dopo il voto di revoca nei suoi confronti che si è avuto nella sala consiliare. «E’ indubbio che il Consiglio comunale di Campofelice di Roccella – commentano primo cittadino e consiglieri di maggioranza – non sia riuscito a deliberare la proposta di revoca nei confronti del Presidente del Consiglio Comunale sig. Emanuele Sceusi per non aver raggiunto il quorum richiesto dalla legge, ossia il voto favorevole di dieci consiglieri. Altrettanto evidente, tuttavia, è che lo stesso consiglio abbia sonoramente bocciato l’operato ed il comportamento del Presidente, il quale raccoglie solo due voti a suo favore, su quindici consiglieri».
Per la revoca del Presidente sarebbe bastato il «si» da parte di dieci dei quindici consiglieri comunali. Al momento della votazione, però, solo nove si sono detti d’accordo, tre i contrari e due gli astenuti. Un consigliere era assente. «Nonostante cio’, con una caduta di stile aberrante, il Presidente Sceusi, – continua il sindaco – invece di riflettere sulla bocciatura politica della sua persona, dichiara di non sentirsi sconfitto. Noi riteniamo, invece, che la sconfitta politica di un Presidente che non riesce ad avere nemmeno il voto favorevole di tutta l’opposizione sia chiara e netta. Soltanto due consiglieri su 15 hanno espresso la loro fiducia a Sceusi, che dovrebbe trarne le giuste e sacrosante conseguenze, rimettendo il proprio mandato. Eppure costui non si sente sconfitto, vota per se stesso e riceve solamente due voti favorevoli. Egli vuole difendere la democrazia o il suo bel posticino di Presidente del Consiglio? In effetti quello di Sceusi è uno strano concetto di democrazia. La politica e la democrazia hanno regole precise ed una sconfitta di queste proporzioni avrebbe indotto chiunque a rimettere il proprio mandato. Questa sua mancanza di sensibilità politica e di rispetto istituzionale produrranno certamente delle conseguenze non positive al prosieguo dell’attività dell’ente».

Il documento con il quale nove consiglieri comunali, lo scorso 22 luglio, hanno chiesto il voto per la revoca del Presidente del consiglio

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