Una cefaludese vince l’ultramaratona del tricolore di Reggio Emilia

La cefaludese Cristina Pitonzo ha vinto la 100 chilometri del Tricolore che si è corsa sabato a Reggio Emilia. La gara rientra nell’ambito dell’Ultramaratona del Tricolore, manifestazione che racchiude in sé tante prove su distanze diverse compresa una 6 ore. La distanza più lunga tra quelle in programma è la 100 Km. A presentarsi per prima al traguardo è stata Cristina Pitonzo, nata nel 1974 a Cefalù, tesserata per il G.S. Maiano. Ha corso i cento chilometri in 8 ore e 40 minuti staccando di 3 minuti e 50 secondi il secondo classificato Luca Carbonelli. Per la Pitonzo si tratta della sua seconda miglior prestazione. In precdenza aveva corso altre gare del genere vestendo la maglia azzurra in due occasioni: ai mondiali di Winschoten nel 2015, classificandosi 34a in 8.52’42”, e nel 2014 a Seregno si è classificata sesta in 8.15’02” che rappresenta il suo primato personale sui 100 km. La sua prima esperienza alla 100 Km è stata quella del Passatore nel 2012, dove si è classificata 53ª con il tempo di 9.18’07”. Nonostante prediliga i lunghi percorsi, Cristina Pitonzo non disdegna neppure le maratone dove vanta un 3.09’36” a Padova nel 2015.
Cristina Pitonzo è nata a Cefalù il 2 novembre del 1974. Dopo aver preso la maturità linguistica si è iscritta alla Facoltà di Farmacia di Palermo laureandosi col massimo dei voti più lode. La sua carriera sportiva più significativa parte dalla pallavolo, passione che la porta a giocare per 8 anni in categorie nazionali (B2) in squadre palermitane. Dopo la laurea, l’ingresso nella più importante multinazionale farmaceutica italiana la porta al trasferimento in quel di Firenze nel 1999. Da quel momento la sua vita prosegue in Toscana ma il suo cuore ovviamente resta sempre a Cefalù. Da sportiva non è mai rimasta ferma, tra palestra, piscina e corsa ha cercato sempre di mantenersi in forma. La voglia di mettersi alla prova ha portato Cristina nel 2007 a cimentarsi in una disciplina che tutti conoscono, la corsa, ma in una versione oggi nota a pochi: l’ultramaratona. Si tratta di gare di corsa a piedi che superano la distanza classica della maratona di 42.195 metri. E’ per questo che Cristina in maniera assolutamente azzardata ha deciso di partecipare alla 100km del Passatore (Firenze-Faenza), senza aver mai fatto nessuna corsa su strada ufficiale e senza nessuna assistenza personale sul percorso. Conclude la gara in maniera egregia. Chiude in 11h:17’:57’’ e si classifica al nono posto fra le donne. Ci riprova nel 2008. Taglia il traguardo in 9h:30’:52’’. Viene notata dal commissario tecnico della Nazionale Italiana di ultramaratona che, chiedendosi da dove sbucasse a 33 anni suonati questa atleta, la includeva nell’organico della Nazionale in vista dei Mondiali per questa distanza. Purtroppo un lungo infortunio la costringe a stare lontana dalle gare. Prende parte a diverse competizioni in ambito nazionale ed internazionale. Nella più classica maratona a Lucca chiude 5ª assoluta, passando poi per Fano, Torino, Firenze, Pisa, Ferrara. Da quell’esordio nella 100km, nell’ormai lontano 2007, ecco una stagione senza infortuni. Siamo nel 2013. Arriva quinta alla Pistoia-Abetone, gara internazionale quasi tutta in salita, riconosciuta tra le più dure al mondo tra le 50 Km, col tempo di 4h:47:08 (record personale migliorato di oltre 16 minuti). Vince la 6 ore dei Templari, a Banzi (PZ), percorrendo la distanza di 70.325 Km (migliorandosi di ben 4km rispetto al 2012) e soprattutto arriva terza. seconda fra gli italiani, nella gara più importante, la “classica” 100km del Passatore, con il buon tempo di 9h:05:48 oltre 2 ore meno del suo esordio 6 anni fa. Il resto è storia recente. L’ultima sua soddisfazione sabato a Reggio Emilia vincendo la cento chilometri dell’ultramaratone del tricolore.

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