Cefalù: arriva il circo ma c’è chi chiede di boicottarlo

A Cefalù arriva il circo e su facebook fa sentire la sua voce il movimento degli animalisti che invita a boicottarlo. Ad annunciare l’arrivo del circo sono stati alcuni manifesti appari in varie zone della città. Vi si legge che in occasione degli spettacoli circensi sarà possibile vedere serpenti e coccodrilli. Si tratta, sempre a leggere i manifesti, di un circo con tanti animali. «Purtroppo, l’Italia, da paese intellettualmente corrotto e civilmente arretrato qual è – scrive Vincenzo Callari su facebook – non si è ancora dotata di una legge che proibisca la detenzione di animali esotici e il loro impiego a fini ricreativi. Ciò, ovviamente, non impedisce ai comuni, allorquando volessero affermare opportuni principi di civiltà e rispetto, di non rilasciare alcuna autorizzazione allo svolgimento degli ignobili spettacoli circensi nel proprio territorio, non concedendo, ad esempio, il suolo pubblico».

Per Callari si tratta di una scelta di civiltà. Scelta che l’attuale amministrazione comunale di Cefalù «sovente impegnata ad organizzare con l’ausilio di esperte green eventi fintamente ambientalisti, non ha ritenuto di fare». Precisa la proposta dell’avvocato cefaludese: «Innanzi a questa decisione scellerata, peraltro ben poco confacente ad una cittadina nella quale dimora un bene patrimonio dell’Unesco, purtroppo poco può farsi, se non cercare di sensibilizzare le famiglie e tentare di boicottare i loschi affari dei circensi».

Per Vincenzo Callari a Cefalù «i responsabili del governo cittadino si rendono complici morali della diseducazione civica che il circo porta con sé, con la connivenza di chi per carica o per volontariato coinvolto nella gestione della cosa comune preferisce voltarsi altrove, occupandosi solo di questioni che possano regalare visibilità in vista dell’ormai prossima campagna elettorale». Per questo lancia una precisa proposta: «Spero che quest’ennesima offesa alla città possa essere rimediata con la revoca del provvedimento autorizzativo. In caso contrario, i cefaludesi boicottando il circo, nell’insegnare ai propri figli che nessuno merita di essere schiavo, avranno l’occasione di dimostrare di essere migliori di chi, per infausto destino, oggi li governa».

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