Domenica di festa allo Spinito per l’arrivo di una palestra: intervista al Parroco

Sarà una domenica di festa allo Spinito, quella di domani 30 ottobre, perché in mattinata alle ore 11.30 sarà inaugurata la Palestra coperta intitolata al Papa polacco oggi santo. Per conoscere i motivi che hanno portato a questo importante appuntamento e come si è arrivati a questa scelta abbiamo intervistato il parroco Giuseppe Licciardi.

Allo Spinito arriva una palestra coperta. Un bel risultato per un quartiere che fino a qualche anno fa era considerato un quartiere dormitorio. La parrocchia è diventata l’anima dello Spinito. Che ruolo hanno in tutto questo i laici?

Senza laici non c’è parrocchia; ne sono stato sempre convinto e ogni scelta pastorale, portata avanti in questi anni, è stata sempre frutto di un’intensa e responsabile collaborazione con i laici. Non a caso, infatti, la Parrocchia Spirito Santo, negli ambiti dell’Evangelizzazione, della Carità e della Liturgia, ha come responsabili tre famiglie – Farinella, Maranto e D’Amico – che, con spirito di servizio, coordinano e promuovono le iniziative per i bambini e i ragazzi; i giovani e gli adulti; i poveri e gli anziani. I laici sono i veri protagonisti, a me parroco spetta il compito di “spezzare la Parola e il Pane”, testimoniare la gioia della vocazione, condividere con entusiasmo e credibilità un  tratto di strada insieme. Con i laici ci si rimbocca le maniche e ci si sporca le mani per una presenza capillare nel quartiere. Il volto della Parrocchia lo definiscono i laici e non il parroco, che fallisce se lega le persone a sé, distraendole da Cristo, unico Maestro. Nella realizzazione della palestra è stato coinvolto il Laboratorio dei Talenti (ambito dell’Evangelizzazione) con il prezioso contributo dei referenti delle attività sportive, Gianni D’Amico, e dei laboratori, Angelo Farinella.

Chi potrà accedere a questa nuova palestra e cosa occorre fare per potersene servire?

Il campo polifunzionale sarà aperto tutti i pomeriggi, da lunedì a sabato. Dalle ore 16:00 alle ore 17:00, l’Associazione “Oratorio C’è Onlus” della Parrocchia proporrà ai bambini iscritti attività di calcetto, basket e tennis. Dalle ore 17:00 fino alle ore 19:00, invece, gli spazi coperti saranno disponibili per tutti i bambini, ragazzi e giovani che volessero trascorrere un tempo di sano gioco e divertimento presso l’oratorio, scegliendo, liberamente, lo sport che si desidera praticare (calcio, basket, pallavolo). Una volta al mese, inoltre, la domenica, dalle 11:30 alle 12:30, si potrà giocare a rugby.

Domenica sarà inaugurata. Perchè avete deciso di intitolarla a Giovanni Paolo II?

Si è pensato di intitolare la palestra a San Giovanni Paolo II per diversi motivi. Innanzitutto perché al Santo polacco vogliamo affidare le nuove generazioni, in cerca di un futuro certo e prosperoso. Poi, perché desideriamo dedicare questo nuovo bel passo compiuto dalla Parrocchia Spirito Santo, al nostro Vescovo Vincenzo nel 25° Anniversario di Ordinazione Episcopale. All’epoca, fu proprio Giovanni Paolo II a sceglierlo e a nominarlo Vescovo di Caltagirone.

Qual è il programma di domenica per la sua inaugurazione?

Domenica al termine della Santa Messa, dalla Chiesa parrocchiale ci sposteremo in oratorio ed inaugureremo lo spazio sportivo e i ragazzi potranno già fermarsi a giocare. Nella circostanza, certamente, avremo modo di ringraziare gli amici che hanno contribuito economicamente alla realizzazione dell’opera: Edima di Antonello Macaione, D.G.F. Elettricità, Cento Impianti di Cangelosi, Ditta Garbo-Cimolo, Ferramenta Gugliuzza per il completamento della struttura. S. E. Mons. Vincenzo Manzella, per l’acquisto dei canestri da basket; Mons. Sebastiano Scelsi, per le porte da calcio; Mons. Francesco Casamento per la rete di pallavolo; Avv. Giovanni Iuppa, per i palloni da basket; Calogero Macaluso per i palloni da pallavolo. Coloro che sono intervenuti con offerte in denaro: Salvatore Licciardi; Filippa Vallone; Nicola Gatto; Ester ed Arturo Pappalardo; Antonino Anselmo; le Famiglie Tumminello, Glorioso, Re, Studiale e Di Marco; la Famiglia De Lise in memoria del caro Lorenzo.

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