Stazione di Cefalù, il mistero dei documenti che non arrivano

«Nove mesi di attesa per ottenere la documentazione e ad oggi ancora nulla. La possibilità di ricevere alcuni documenti che riguardano i lavori della stazione sotterranea che dovrebbe sorgere sotto le abitazioni dello Spinito, nei pressi di Cefalù, appare lontana». A denunciare tutto è la deputata alla Camera del Movimento Cinque Stelle Azzurra Cancelleri, che lo scorso febbraio aveva chiesto prima al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dopo a Rete Ferroviarie Italiana di prendere visione di alcune autorizzazioni, dei nulla-osta acquisiti dagli enti, del progetto esecutivo della stazione, dei relativi costi di costruzione, gestione e manutenzione e dei documenti dell’ipotesi progettuale, a suo tempo scartata, della stazione ad Ogliastrillo. Ad oggi la deputata di cinque stelle non ha ricevuto nulla. «Il ministero – commenta Azzurra Cancelleri – ci comunica che i documenti richiesti sono solo nelle mani di Rfi, il quale ci fa sapere che li consegnerà, previa richiesta, al ministero (se formalmente richiesti) che a sua volta dovrà decidere se trasmetterceli oppure no. Così abbiamo chiesto al ministero di attivare questa procedura che, anche questa volta, non è andata a buon fine nonostante numerosi solleciti telefonici da me effettuati. Per questa ragione abbiamo ufficialmente richiesto un nuovo accesso agli atti inoltrandolo sia a Rfi che al Ministero dei Trasporti».

«In nove mesi – denuncia ancora la deputata di cinque stelle – non siamo riusciti ad avere in mano questa documentazione riguardante anche la VIA, valutazione di impatto ambientale e la relazione geologica con le relative prove, oltreché le tavole e le relazioni dello studio del traffico urbano e dei camion sulle strade comunali, provinciali e statali e le spiegazioni sul cambio da Alta Velocità a Alta Capacità. Solo rassicurazioni che allungano tempi e ci impediscono di lavorare serenamente in commissione». La denuncia dellla Cancelleri si spinge oltre: «Anche la classe politica è incartata nei meandri di una burocrazia che ignora di gran lunga i cittadini non dando risposte nei tempi previsti dalla legge facendo scadere la credibilità nelle istituzioni. Per ciò che riguarda queste valutazioni – conclude – l’attività della nostra commissione resta legata al palo, mentre il Governo continua a sostenere che la pubblica amministrazione comunica con più efficienza e velocità». La deputata nissena Cancelleri inoltre, si chiede che fine hanno fatto più di 1.400 firme depositate al Comune di Cefalù raccolte negli scorsi mesi dal Meet Up locale e dal comitato dello Spinito. Il Sindaco dovrebbe, nel minor tempo possibile, indire un referendum locale per far decidere ai cittadini cosa vogliono per la propria città. (Fonte: Siciliainformazioni.com)

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