fragili

Non si affannano ad esser, con tanto, felici
basta un ingenuo gesto, a spalancar la luce
della gioia sui loro visi.
Una pacca sulle spalle, un saluto, è il dono più
pregiato, che uno scrigno abbia mai contenuto.
Timidi ladri di sguardi, accordatori di voci
ti giudicano l’anima, dalle intonazioni.
Come un film muto in bianco e nero, la loro vita
prosegue, senza cari e senza meta.
Principi di un regno ormai decaduto, raccolgono
i cocci di un’esistenza, che forse non hanno mai avuto.
Mercanti di povertà costretti per necessità,
vendono la dignità.
Si affidano alle cure di un cane per amico, placando
la solitudine del loro deserto infinito.

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