Rinaudo: il nuotatore cefaludese con tre record importanti

Ha realizzato quello che viene definito «Iron Man» del nuoto. Ha partecipato almeno una volta ad ogni tipologia di gara di nuoto in vasca esistente. Protagonista di questa bella storia è Cosimo Rinaudo, uno degli sportivi cefaludesi più rappresentativi nel campo del nuoto, che domenica scorsa ha disputato due gare di campionato italiano, di cui la seconda, i 200 metri delfino, gli hanno consentito di realizzare uno dei suoi sogni. Lo abbiamo intervistato.

Hai raggiunto un traguardo molto importante per la tua carriera sportiva, di che si tratta?
Domenica 27 novembre ho disputato due gare di campionato italiano, di cui la seconda, i 200 metri delfino, mi ha consentito di realizzare finalmente il mio sogno: concludere quello che viene definito “Iron Man” del nuoto, ciò vuol dire aver partecipato almeno una volta ad ogni tipologia di gara di nuoto in vasca esistente.

Nello specifico, quante tipologie di gare esistono?
Ci sono parecchie tipologie e si differenziano per stile e distanza. Gli stili sono 4: crawl o stile libero, rana, dorso e delfino, che ancora viene definito “farfalla” in gara. A questi stili viene affiancato un mix di tutti gli stili definito “misti”. Ulteriori differenze si riscontrano nelle distanze che vanno dai 50 ai 1500 metri: nella rana, nel dorso e nel delfino troviamo gare di 50, 100 e 200 metri, nel crawl a queste distanze si aggiungono i 400, 800 e 1500 metri, e, infine, nei misti troviamo solo i 100, 200 e 400 metri. Arriviamo dunque ad un totale di 18 tipologie di gara.

C’è qualcos’altro che ti rende orgoglioso di questo record, a parte il punto di vista prettamente tecnico?
Il notevole coefficiente di difficoltà. Nel nuoto si può definire un nuotatore completo solo un atleta che riesce ad effettuare correttamente i quattro stili. Se a questo sommiamo anche il poco allenamento a cui mi sottopongo a causa della mancanza di un’infrastruttura adeguata qui a Cefalù, che mi vede costretto a spostarmi per allenarmi ma, purtroppo, per poche ore alla settimana, mi posso ritenere davvero soddisfatto del risultato ottenuto.

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Questo che hai appena definito il tuo “sogno” è il risultato di cui vai più orgoglioso in assoluto?
Non saprei, onestamente. Durante la mia lunga carriera di nuotatore ho collezionato altri due record molto lusinghieri: non aver mai subito una squalifica e non essermi mai ritirato, quest’ultima è una cosa di cui vado molto fiero. Questi record riguardano anche le gare di nuoto in acque libere, aquathlon, triathlon, mezzofondo, fondo e gran fondo, disputate in tutta Italia, a cui aggiungo anche due gare internazionali.

Quali altri progetti e obiettivi hai per il prossimo futuro?
Per prima cosa continuare a portare ancora avanti la squadra di nuoto master che regolarmente partecipa al campionato italiano. Quest’anno, per il secondo anno consecutivo, insieme alla Nadir, abbiamo vinto il titolo. Per seconda cosa continuare ad organizzare gli eventi con la nostra associazione Nuoto Kepha che porta il nuoto agonistico, e non, a Cefalù, dove non gode di molta popolarità, malgrado sia lo sport più praticato al mondo. Su questi due punti conto di trasmettere la mia esperienza: è il mio obiettivo. A rigor di priorità posso dire di avere un solo progetto: continuare a lavorare il più duramente possibile per mandare avanti la bellissima scuola di nuoto che ho messo su insieme ad alcuni miei allievi diventati a propria volta istruttori e soci. Io non demorderò e non appenderò mai gli occhialini al chiodo e spero di riuscire a formare una bella realtà di nuoto a Cefalù, soprattutto per quanto riguarda i giovani. Vorrei ringraziare la Città Metropolitana di Palermo per la possibilità che ci ha concesso nel permetterci di usufruire della Piscina di Isnello.

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