Dipendenti precari a rischio nei comuni in dissesto come Cefalù

Lavoratori precari a rischio nei comuni che hanno dichiarato il dissesto finanziario. Rischiano grosso in queste ore, quindi, i dipendenti comunali precari di Cefalù dove il 3 marzo del 2015 il consiglio comunale ha dichiarato il dissesto finanziario. Per questi dipendenti dei comuni in dissesto, infatti, il testo unico degli enti locali vieta qualunque forma di rinnovo dei contratti a tempo determinato. La Regione, insomma, non può intervenire in alcun modo. Ecco perchè era necessario che il Senato approvasse l’emendamento alla manovra finanziaria che avrebbe consentito la proroga dei precari dei Comuni siciliani.

I comuni siciliani, oltre Cefalù, nei quali è stato dichiarato il dissesto finanziario sono Aci sant’Antonio, Augusta, Santa Venerina, Palagonia, Scordia, Lentini, Mussomeli, Casteltermini, Barrafranca, Caltagirone, Comiso, Carini, Bagheria, Brolo, Scaletta Zancrea, Favara, Porto Empedocle e Palma di Montechiaro.

Sulla situazione dei lavoratori precari cefaludesi del Municipio, quindi, occorre fare chiarezza. L’ostacolo al rinnovo dei loro contratti, infatti, è rappresentato dal fatto che il Comune di Cefalù è in dissesto finanziario. L’ipotesi che sta vagliando la Giunta regionale sarebbe quella di accelerare il percorso di riconversione della partecipata Resais in un ente pubblico non strumentale, che possa assumere i precari dei Comuni in dissesto stabilizzandoli e impiegandoli nuovamente negli enti locali. A confermare questa direzione anche il governatore della Regione, Rosario Crocetta, che in una nota ammette che «il problema più serio è legato alla mancata deroga, per la mancata approvazione degli emendamenti al Senato per i Comuni in dissesto. Per i lavoratori di questi Comuni stiamo elaborando un’apposita norma da applicare, nel caso in cui la norma nazionale non dovesse rientrare, prima del 31 dicembre 2016, nella legge mille proroghe. Speravamo tanto nella legge di deroga per i Comuni in dissesto e in disequilibrio finanziario, ma purtroppo la situazione attuale non ci consente di fare meglio».

A Cefalù sono una ottantina i dipendenti precari che lavorano all’interno del Municipio. Il sindaco, su quanto sta accadendo, ha emesso una nota: «prendiamo atto delle rassicurazioni fornite dal Presidente Crocetta. Ma facciamo appello alla celerità e contiamo di vedere tramutata in legge, prima della fine dell’anno, la norma che dovrebbe consentire la proroga». Gli uffici comunali, infatti, da alcuni giorni operano senza i dipendenti cosiddetti precari. Per loro i giorni che precedono il Natale sono drammatici. Lo erano stati anche l’anno scorso ma poi il problema è stato risolto. Accadrà così anche quest’anno. E’ la politica siciliana. Il metodo, infatti, è sempre lo stesso: allarmare e far preoccupare la gente dicendo loro che c’è un grave problema per poi annunciarne la soluzione all’ultimo minuto e prendere così i meriti di quanto accade. Purtroppo nel 2016, soprattutto in Sicilia, esistono ancora queste forme di politica.

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