Prestigiacomo: «Lapunzina vuole il fallimento dell’Amap?»

«Non consentirò al sindaco Lapunzina di fare fallire Amap piuttosto porterò i mille dipendenti di Amap sotto il comune di Cefalù». Lo afferma il presidente dell’Amap, Maria Prestigiacomo, dopo la nuova ordinanza del sindaco di Cefalù con la quale intima all’Amap di gestire per altri novanta giorni il servizio idrico comunale. «Il sindaco di Cefalù – scrive la Prestigiacomo – ritorna a fare un’ordinanza nei confronti di Amap ed ordina ad Amap ed al suo legale rappresentante di assicurare la gestione del servizio idrico integrato nel comune di Cefalù per un periodo di 90 giorni nelle more delle procedure di individuazione del nuovo gestore». La Prestigiacomo fa notare che il comune di Cefalù è a conoscenza che Amap non gestisce il servizio idrico integrato dal 1 febbraio 2016.

«Vorrei capire i motivi di urgenza che portano il sig. Lapunzina – scrive la Prestigiacomo – a predisporre un’altra ordinanza che non ha i poteri di fare in quanto già l’Avvocatura di Stato si è espressa chiaramente dicendo “che il sindaco può attivarsi legittimamente quale ufficiale di governo solamente ed in quanto si siano verificate eccezionali circostanze d’urgenza ed imprevedibilità”. In questo caso il sindaco sta agendo illegittimamente in quanto non si è verificato nessuno stato di emergenza». La stessa Prestigiacomo ricorda anche che il Tribunale di Palermo v sezione civile specializzata imprese in data 28 ottobre 2016 ha rigettato il reclamo del comune di Cefalù perché «è comprovato che il comune di Cefalù non abbia provveduto ad affidare ad Amap s.p.a. il servizio idrico integrato in via definitiva trentennale, ne’ all’atto della sottoscrizione delle azioni ne’ successivamente, quindi deve escludersene la qualità di socio». Insomma, aggiunge il presidente di Amap – «il comune di Cefalù in questo caso ha avuto rigettato il ricorso perchè non avendo fatto l’affidamento del servizio idrico integrato anche se ha acquistato le quote non può essere nostro socio».

Nella stessa nota, inoltre, il Presidente dell’Amap interviene anche sulle fatture di pagamento inoltrate da Sorgenti Presidiana per il pagamento della potabilizzazione. «Fatture che devono essere pagate dal Comune di Cefalù e non sono state mai pagate pur avendo usufruito del servizio di Presidiana. Mi chiedo: è forse questo l’accanimento del sindaco di Cefalù nei confronti di Amap? Obbligarla a pagare le fatture a Presidiana? Fatture che devono essere pagate ma dal comune di Cefalù che ha firmato un contratto con Sorgenti Presidiana non da Amap».

Dal Presidente dell’Amap arriva un invito al primo cittadino. «Invito il sindaco di Cefalù a ritirare l’ordinanza illegittima perché Amap continuerà a procedere per vie legali. Non consentirò al sindaco Lapunzina di fare fallire Amap. Piuttosto porterò i mille dipendenti di Amap sotto il comune di Cefalù».

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