Cefalù, i parcometri non erogano resto: replica il sindaco

Ci arriva una nota di replica dal sindaco di Cefalù alla lettera da noi pubblicata sul fatto che i parcometri non erogano resto.

«Leggo di una affermazione contenuta in una lettera di autore anonimo riportata da codesto giornale telematico secondo la quale con l’installazione dei nuovi parcometri nulla sarebbe cambiato rispetto al passato. A tal proposito desidero fare osservare che: la gestione comunale del servizio di sosta a pagamento sta producendo indubbi benefici sia alle casse comunali, basti pensare che in un solo semestre sono stati incassati circa 400.000 euro a fronte dei circa 150.000 annui della gestione privata, introitando il 100% di quanto versato dai cittadini, a fronte del 33% del passato; la gestione comunale del Servizio ha consentito all’Amministrazione di garantire ai residenti più posti auto a loro riservati a titolo gratuito nelle aree in cui la sosta era prima esclusivamente a pagamento e di prevedere, sempre per loro, abbonamenti a tariffe agevolate.

I parcometri, al contrario di quanto avveniva in passato, sono dotati della possibilità di pagare sia in contante sia attraverso l’uso della carta di credito, di bancomat o carte prepagate, accettando anche il pagamento per la frazione oraria (minimo 50 centesimi per la prima mezz’ora e anche importi inferiori dalla prima mezz’ora in poi). Nel caso in cui si paghi con moneta elettronica non c’è resto, in quanto viene trattenuto l’importo esattamente pari all’effettivo tempo di sosta, nel caso in cui si paga con banconote o monete l’eventuale eccedenza viene restituita in termini di tempo in più per la sosta. Oltretutto il fatto che sia possibile pagare non un’ora intera ma anche una sola frazione riduce sensibilmente la necessità di ottenere un resto consistente. Da quanto sopra è evidente dunque che sostenere che nulla è cambiato rispetto al passato o che ” si cambia tutto per non cambiare nulla” è totalmente falso; farlo, trincerandosi dietro la garanzia dell’anonimato è irriguardoso rispetto alla intelligenza dei cittadini. In democrazia tutti sono liberi di sostenere le proprie opinioni purché se ne assumono la responsabilità, anche accettando di poter essere smentiti o contraddetti. Pertanto, ho ritenuto mio dovere precisare quanto sopra per offrire ai cittadini notizie corrette e non per la voglia di smentire un fantomatico mister X che, in quanto tale, non merita risposta alcuna. Il Sindaco, Rosario Lapunzina

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