Piano Battaglia: arriva il nulla osta per gli impianti sciistici

«L’Ufficio speciale traporti impianti fissi più semplicemente Ustif, in data odierna, ha rilasciato i nulla osta tecnici per l’apertura degli impianti sciistici di Piano Battaglia». Lo rende noto il sottosegretario di Stato ai Trasporti e infrastrutture, Simona Vicari. “I due nulla osta per la seggiovia biposto e per la sciovia vengono adesso trasmessi alla Regione Siciliana a cui spetta l’emissione dell’ultimo atto autorizzativo per l’apertura al pubblico dell’impianto”, spiega il sottosegretario Vicari.

Vicari sottolinea inoltre che “l’Ustif, organo del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, ha eseguito nei tempi tecnici indispensabili, determinatisi in 40 giorni, tutte operazioni di collaudo di un nuovo impianto e non di struttura già esistente o precedentemente collaudata. In particolare sono state fatte le verifiche tecniche sulla regolarità dei lavori e sulle successive prescrizioni di sicurezza richieste, sino all’espletamento delle prove orali, scritte e pratiche per l’abilitazione dei capi servizi addetti agli impianti. Non posso che ringraziare Ustif per aver concluso in anticipo, rispetto alla data comunicata del 10 febbraio, l’iter autorizzativo. Probabilmente – prosegue il sottosegretario –  a qualcuno non era ben chiaro
il ruolo di questo ufficio che interviene – sottolineo – a garanzia della
sicurezza dei cittadini. E’ mancato probabilmente un dialogo preventivo con
il gestore della “stazione” che prima di fissare ripetute date di
inaugurazione avrebbe potuto chiedere informazioni sugli adempimenti tecnici
propedeutici al rilascio dell’autorizzazione. Spero, per il futuro che
questo dialogo tra privato e pubblica amministrazione possa correttamente
essere ristabilito per non dar luogo a infruttuose polemiche. La riapertura della stazione sciistica la attendiamo tutti da quasi un decennio consapevoli dell’impulso che potrà dare alla ripresa economica di un territorio con straordinario patrimonio naturalistico e culturale come
sono le Madonie».

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