Ma il gesto più nobile è…capire

Grida costipate

consunte nei cuori
di laceranti credenze

e di sordidi stracci
di mille fantasmi

a inseguire veloci pensieri

Messaggi spesso incongrui

alternati a esortazioni
a non disprezzare cuori infranti

Sorrisi

senza pretese d’altri sorrisi

nel calore della tranquillità
di sguardi incrociati

a risvegliare le coscienze
e sentire attimi d’amore dentro di sè

ribellioni senza cause
per rendersi vivi

e vivere in pace i sentimenti
nella malattia che colpisce le menti e i cuori

E spalanco le mie finestre della serenità

ante di ricordi di sacrifici

spasimi d’angosce a macinare timori
e sopportarne la vicinanza

subendone il marcire
tra le emozioni trascritte

a rendere conto
dei bisogni della mia spiritualità
.
cesaremoceo
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