Campedelli e Ometto vincono i Tally del Ciocco. Bene Riolo

Il Ciocco. E’ il cesenate Simone Campedelli, con Pietro Ometto alle note e la Ford Fiesta R5 BRC Orange1 gommata Michelin, il vincitore del rally Il Ciocco e Valle del Serchio del quarantennale che, sulle impegnative speciali della Media Valle e della Garfagnana, ha inaugurato il Campionato Italiano Rally. Campedelli, alla sua prima affermazione assoluta al rally Il Ciocco, somma il secondo posto nella prima tappa alla vittoria nella seconda frazione ed aveva già mostrato le sue intenzioni bellicose nella adrenalinica prova spettacolo di venerdì sera sul lungomare di Forte dei Marmi, vinta con grande grinta.
Anche il lucchese Rudy Michelini, con Michele Perna a fianco, a bordo della Ford Fiesta R5 Erreffe calzata Pirelli, è al suo miglior risultato di sempre sulle strade del rally Il Ciocco: il secondo posto nella seconda tappa, sommato alla quinta posizione della prima tappa, gli consegnano una seconda piazza finale di grande prestigio.
A chiudere il podio di questa edizione del rally Il Ciocco, importante per il traguardo di ben 40
edizioni, e seguita da un pubblico numeroso come raramente in precedenza, va il ergamasco
Alessandro Perico, con Mauro Turati e la Skoda Fabia R5 del team PA Racing gommata Pirelli. Al debutto con la vettura ceca, Perico, pilota che su queste strade riesce sempre ad  esprimersi ad ottimi livelli, ha preferito prendere confidenza gradatamente con la vettura, ed il terzo posto nella seconda tappa, come nella prima, consolida un terzo gradino del podio, ottenuto senza commettere errori.
Una serie di colpi di scena nel corso della seconda tappa, hanno rivoluzionato, a più riprese, la testa della classifica. Paolo Andreucci, con Anna Andreussi, dopo avere vinto la prima tappa, ha visto la sua Peugeot 208 T16 R5 Racing Lions ammutolirsi per un problema al motore, con conseguente ritiro a metà della tappa finale. Anche il veronese Umberto Scandola, con D’Amore, ha seguito, suo malgrado e nella stessa prova speciale, la sorte di Andreucci, anche se sulla sua Skoda fabia R5 del team Skoda Italia Motorsport è stato un differenziale a causare lo stop. Piuttosto tribolato il rally Il Ciocco del siciliano Andrea Nucita, con Vozzo alle note: i problemi ripetuti ai differenziali e una pesante penalità di 1’40” in uscita da un parco assistenza di metà prima tappa, potevano essere riscattati da una seconda tappa in cui è partito molto forte, prima che un testacoda con toccata e danno al posteriore della Skoda Fabia R5 DP Autosport, nella penultima prova, lo costringesse alla
resa. Anche il versiliese “Ciava”, con Manfredi, ha visto sfumare una buona posizione assoluta finale per una leggera toccata, nella seconda tappa, dopo essere stato, nella prima tappa, il migliore tra i piloti “armati” di Hyundai NG i20 R5, nel suo caso curata da Bernini.
Un fine settimana di gara trascorso a cucirsi addosso la Hyundai NG i20 R5 Promoracing by MRT, con i primi, buoni riscontri nella seconda tappa, hanno portato all’aostano Elwis Chentre, con Fulvio Florean alle note, un quarto posto che premia l’impegno. Un po’ quello che è successo a Ivan Ferrarotti, con Giacomo Ciucci a fianco, anche lui al debutto con la Ford Fiesta R5 Gima Autosport, con la quale alla fine ha conquistato la quinta piazza.
Dietro ad Antonio Rusce, sesto assoluto con Farnocchia alle note e la Ford Fiesta R5 Gb Motors, un brillante e giovane Luca Panzani, con Grilli, ha issato la sua non più attualissima ma efficace Peugeot 207 S2000 Gima Autosport, al settimo posto assoluto finale.
La sfida tra le Abarth 124 Rally del Trofeo ha visto prevalere alla fine il ligure Fabrizio Junior Andolfi, affiancato da Menchini, con il siciliano Salvatore Riolo, con Rappa alle note, in lotta con lui per tutta la gara, che è stato beffato dalla rottura di un semiasse allo start dell’ultima prova speciale.
Serrato il duello per il predominio in classe R2B, che li ha portati in alto anche nella classifica
generale, tra il siciliano Marco Pollara, con Princiotto, e il versiliese Gianandrea Pisani, con
Castiglioni, entrambi con Peugeot 208 R2 e alla fine separati da 6”6.
Un nota, in fondo, per la gara di Kalle Rovanpera, il giovanissimo finlandese, affiancato da Risto Pietilainen, con la Peugeot 208 T16 R6 Racing Lions “vestita” Pirelli. Il non ancora diciassettenne, al debutto sul fondo asfaltato, ha entusiasmato fin dalle prima battute di gara, incappando poi in una leggera toccata e in una foratura, che lo hanno attardato. Doveva solo fare esperienza, ma è entrato nel cuore di tanti appassionati, soprattutto di queste zone: e aspettavano in prova speciale quello che per tutti è diventato “il bimbo” …

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