Ladri si servono di badanti anche a Cefalù: condannati

Condannati a Termini Imerese alcuni componenti di una banda di rumeni che utilizzava le badanti come basiste per svaligiare case e ville di persone disabili. Hanno anche colpito nel comune di Cefalù. Quattro i romeni condannati dal giudice Angelo Piraino. Dopo un lunga indagine, la polizia ha arrestato nel giugno dell’anno scorso tredici persone tra cui due donne. Una trentina i colpi attribuiti alla banda e compiti nelle province di Palermo, Agrigento, Trapani e Messina. In casa di uno di loro sono stati trovati orologi, televisori, telefonini. La sua compagna incinta aveva nascosto negli slip banconote per 6.500 euro.

Nel giugno dell’anno scorso erano stati dodici gli arrestati accusati di associazione per delinquere finalizzata ai furti in abitazione. L’operazione è stata condotta dalla Squadra Mobile di Palermo. Gli obiettivi della banda erano costituiti, principalmente, da ville isolate ma, in molti casi, venivano presi di mira anche appartamenti indicati da donne romene impiegate come badanti o colf nelle stesse abitazioni. La banda non avrebbe avuto scrupoli nel mettere a segno furti nei confronti di disabili, in alcuni casi costretti a letto, sempre con la complicità di badanti connazionali.

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