Ha ideato il monitoraggio dei rifiuti in Sicilia: intervista

Ha lavorato per diversi anni presso l’Osservatorio dei rifiuti della Regione siciliana. Ha partecipato alla realizzazione della piattaforma di cui oggi si serve la regione per la raccolta dei dati sui rifiuti. Massimo Raimondi è l’ideatore del sistema di monitoraggio rifiuti che ha portato giovedì a premiare i sindaci dei comuni virtuosi. Lo abbiamo intervistato.

Come è nato il sistema oggi utilizzato dalla regione Siciliana per la raccolta dati sui rifiuti?
Ho lavorato per tanti anni presso l’osservatorio dei rifiuti della Regione Siciliana, diretto prima dalla D.ssa Silvia Coscienza fino al Settembre 2015 e dopo fino al Gennaio 2017, mese in cui sono stato trasferito ad altro ufficio, dall’Architetto Maria Santa Giunta. La D.ssa Silvia Coscienza, all’epoca mia dirigente, se non ricordo male eravamo nel 2012, era assillata da un problema, la difficoltà nel reperire dati tempestivi e affidabili sulla raccolta dei rifiuti in Sicilia, in quanto anche i dati ufficiali pubblicati dall’Ispra erano tardivi e spesso, non certo per colpa dell’ISPRA, incompleti. Infatti tali dati erano disponibili, nel migliore dei casi solo un anno e mezzo dopo all’anno a cui facevano riferimento, tale ritardo è dovuto principalmente alla modalità di acquisizione dei dati. Per darle una mano studiai un sistema (tra l’altro molto semplice, ma anche l’uovo di Colombo lo era ma bisognava pensarci) per potere acquisire in maniera autonoma i dati sulla raccolta rifiuti. Poco tempo dopo mi presentai a lei con una proposta basata su una piattaforma realizzata con uno dei più comuni CMS ed ospitata nel server del nostro dipartimento, raggiungibile ancora oggi a questo link: http://80.19.211.19:7000/servizio5dar/ che consentiva, previa autenticazione e quindi con inserimento di nome utente e password, agli attori del sistema, cioè allora gli ATO e i Comuni di caricare in tempo reale i dati sulla raccolta rifiuti, tali dati contestualmente al loro caricamento sulla piattaforma finivano in un data base facilmente utilizzabile per l’elaborazione in tempo reale. Come si sa l’appetito vien mangiando e il sistema si è andato evolvendo nel tempo, si è partiti dai dati annuali, poi semestrali, poi trimestrali e infine ai dati mensili.

Da dove è nata l’idea di raccogliere i dati mensili?
L’esigenza di raccogliere i dati mensili ci fu sollecitata, ma a breve ci saremmo arrivati comunque, dal Servizio 2° della Segreteria Generale, allora diretto dall’Arch. Francesco Di Chiara, che ci coinvolse in un gruppo di lavoro, insieme ad altri dipartimenti, che si avvaleva dell’autorevole partecipazione anche del Dott. Saverio Panzica esperto di turismo, dell’Ing. Calogero Gambino, della D.ssa Silvia Coscienza prima e dell’Arch. Maria Santa Giunta dopo e naturalmente molto modestamente del sottoscritto, di monitoraggio sulle isole minori finalizzato all’evidenziazione e quantificazione del fenomeno del turismo sommerso, infatti grazie anche ai dati rilevati tramite la mia piattaforma è stato realizzato un lavoro che oggi è agli atti della Presidenza della Regione, ma questa è un’altra storia. Contestualmente all’acquisizione dei dati mensili delle isole minori per gli anni 2012-2013-2014, decidemmo con la D.ssa Coscienza di estendere l’acquisizione a tutti i Comuni della Sicilia, chiedendo di allegare alla scheda di acquisizione anche una attestazione di veridicità dei dati forniti, in modo da responsabilizzare i funzionari addetti al caricamento dei dati ed evitare il caricamento di dati incongruenti o inesatti.

Ci sono state difficoltà nell’avvio del sistema?
Le difficoltà sono state molteplici perché il settore dei rifiuti in Sicilia è da sempre un settore difficile, tra l’altro la piattaforma è passata anche attraverso la faticosa (infatti non si è mai conclusa e non sappiamo se mai si concluderà) fase di transizione dagli ATO alle SRR (gli ATO sono in liquidazione dal 2013, alcuni sono falliti e la maggior parte è ancora esistente ). Una delle difficoltà infatti è stata quella di trovare un interlocutore competente e disponibile a dedicarsi al lavoro certosino di ricerca e collazione dei formulari da cui estrapolare i dati. Per anni ho avuto contatti giornalieri, anche più volte al giorno, con tutti i Comuni della Sicilia e tutti gli ATO. Permettimi di menzionare positivamente il Dott. Ajello di Bagheria di cui ricordo il nome perché mi telefonava quasi tutti i giorni, il geom. Muscato, se non ricordo male dell’ATO PA6, il Geom. Mulè Cascio di uno degli ATO di Agrigento, e tanti altri di cui purtroppo non ricordo il nome ma che hanno accolto con entusiasmo la nostra iniziativa e hanno sempre collaborato fattivamente alla raccolta dei dati.

La Regione ha sostenuto dei costi per la realizzazione del sistema?
Assolutamente no, l’Amministrazione regionale non ha speso un centesimo, il server utilizzato è quello del dipartimento acqua e rifiuti, la piattaforma utilizzata è open source, e i libri che ho comprato per studiare li ho comprati a spese mie, tutti on line pagati con carta di credito personale quindi facilmente riscontrabile.

Come mai non si occupa più del sito?
Bella domanda… dopo quasi sedici anni di viaggiare tutte le mattine da Tusa a Palermo, con sveglia alle 4,30 e stare fuori quasi tutta la giornata senza potere stare dietro alle esigenze della propria famiglia, di vedere un figlio crescere senza di te, aver perso i genitori e i parenti più stretti uno di seguito all’altro in pochi anni senza poterti dedicare a loro perché sei fuori a lavorare e cosa che può sembrare brutta detta in questo contesto, ma che ha la sua importanza, senza nessun ritorno economico aggiuntivo oltre allo stipendio, mi ero proprio stancato, ed ho cercato di avvicinarmi alla mia famiglia. Mi è costato molto, abbandonare la mia creatura nelle mani dell’Ufficio per la raccolta differenziata, che ancora la utilizza, ma ho dovuto farlo, per la salute e per il buon andamento della mia vita familiare. Mi è costato molto anche lasciare i miei colleghi del dipartimento acqua e rifiuti, con i quali mi trovavo benissimo, e che sono delle persone di livello professionale elevatissimo che cercano tutti i giorni, pur tra mille difficoltà di portare avanti il settore in Sicilia. Devo un ringraziamento doveroso alla D.ssa Silvia Coscienza per aver creduto nel mio progetto ed averlo avallato sin dall’inizio, e a chi l’ha sostituita alla guida del servizio 5° l’Arch. Maria Santa Giunta, Dirigente davvero di spessore, la quale a malincuore mi ha lasciato andare via dal suo servizio, accompagnato da una lettera di encomio che ancora oggi mi riempie di orgoglio.

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