Cefalù: all’uscita dell’autostrada un chilometro di code

Per il 25 aprile un chilometro circa di coda in entrata a Cefalù per l’ora di pranzo. Come documentano le foto le auto hanno faticato a lasciare la corsia autostradale. Sul posto a vigilare la Polstrada di Cefalù che nei prossimi giorni lascerà la cittadina normanna. «Speriamo che oltre il cartello indicante la polizia stradale – commenta un automobilista all’uscita dall’autostrada – non sparisca anche il servizio per gli utenti». Tra i tanti problemi legati all’uscita dall’autostrada anche quello di un automobilista che è rimasto in panne sulla carreggiata.
Sulla chiusura del presidio di Polizia stradale che si trova in contrada santa Lucia nei giorni scorsi è scattata la protesta del movimento dei poliziotti democratici e riformisti. «La macchina burocratica non tutela i servitori dello Stato. Chiude il presidio di Polizia stradale di Cefalù e i quindici poliziotti che ci lavorano nel giro di qualche settimana, in barba alle promesse e agli accordi presi col sindacato, dovranno trasferirsi presso la sottosezione della Polstrada di Buonfornello. Una situazione inaccettabile che nuoce alla serenità dei colleghi sia sul piano lavorativo che privato». Ad alzare la voce è stato Antonio Alletto, segretario generale nazionale di MP, che ha ribadito l’importanza di un dialogo serio tra ministero e sindacati per trovare insieme delle soluzioni possibili. Per questo il Movimento ha inviato una dura lettera di protesta indirizzata al Capo della Polizia, Franco Gabrielli, e per conoscenza al Dipartimento della Pubblica Sicurezza ufficio per le relazioni sindacali presso il ministero degli Interni.

«Ci era stato assicurato dal Prefetto Roberto Sgalla, direttore centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato – commenta  Alletto – che il personale degli uffici sottoposti a procedimento di chiusura avrebbe potuto godere di una corsia preferenziale. E cioè che, su esplicita richiesta, sarebbe stato allocato presso un altro ufficio di polizia all’interno dello stesso comune, e nel caso specifico a Cefalù insiste il commissariato di Pubblica Sicurezza. Ma alla luce dei fatti – prosegue – le cose sono andate diversamente, calpestando priorità ed esigenze dei colleghi. Come si può facilmente immaginare il trasferimento d’autorità ci lascia pertanto assai basiti. Ci rivolgiamo perciò al Capo della Polizia affinché rispetti il patto concordato con il sindacato». In attesa della risposta da parte del prefetto Gabrielli, il Movimento dei poliziotti ha annunciato che resterà accanto ai colleghi di Cefalù fin quando non sarà ristabilito l’accordo preso in sede di incontro tra sindacati e amministrazione.

Nei giorni scorsi i poliziotti del Distaccamento Polizia Stradale di Cefalù hanno ricevuto un fonogramma di avvio alla procedura di trasferimento presso la Sottosezione Polstrada Buonfornello. Per il Movimento si tratta di un trasferimento presso un Ufficio non appartenente al comune di Cefalù perché dista circa venti chilometri nonostante diversi poliziotti abbiano fatto domanda di trasferimento per il Commissariato di P.S. di Cefalù.

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