Ponte primo maggio: tre denunce e 8mila euro di multe

I Carabinieri della Compagnia di Petralia Sottana hanno svolto nelle giornate del 30 aprile e 1 maggio un servizio di controllo del territorio che ha interessato i Comuni di Petralia Sottana, Petralia Soprana, Castellana Sicula, Polizzi Generosa, Bompietro, Alimena, Gangi e Geraci Siculo. Le attività di controllo, finalizzate a contrastare il fenomeno dei reati contro il patrimonio, il consumo e lo spaccio di sostanze stupefacenti, sono state eseguite non soltanto nei centri abitati ma anche nelle zone più periferiche dove ricorrono con maggiore intensità i reati predatori. I militari hanno setacciato il territorio eseguendo numerosi posti di controllo sulle principali arterie stradali, in particolare sulle strade statali SS 120 – 290 – 286 – 643, privilegiando gli svincoli di “Tremonzelli” e “Irosa”.

L’impegno dei militari anche in questo “lungo ponte” ha permesso di conseguire i seguenti risultati: un giovane denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti, in quanto a seguito di indagini venivano accertate a suo carico responsabilità in relazione alla cessione di una dose di hashish ad un ragazzo del luogo; una persona denunciata all’Autorità Giudiziaria per reiterazione nella guida senza patente; un ragazzo denunciato a piede libero per guida sotto l’effetto di stupefacenti; sei giovani sono stati trovati in possesso di droga e contestualmente sono stati sequestrati complessivamente 9 grammi di hashish e 1 di marijuana.

Sono state identificate 210 persone e controllati 180 veicoli. Elevate 41 contravvenzioni al Codice della Strada per un importo complessivo di euro 8.364,00, ritirate otto patenti di guida, quattro carte di circolazione e sequestrati due veicoli privi di copertura assicurativa. Inoltre sono state eseguite 19 perquisizioni personali e domiciliari per la ricerca di armi e stupefacenti. Quattro le proposte di foglio di via obbligatorio inoltrate alla Questura di Palermo nei confronti di altrettanti soggetti, i quali tutti censurati e residenti fuori dalla zona delle Madonie, non hanno saputo fornire una valida giustificazione circa la loro presenza sul territorio.

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