AutoScout24, le 10 auto sottovalutate del passato più ricercate

La rivincita delle incomprese. Qualche conferma e molte sorprese nell’ultima indagine di AutoScout24, primo marketplace di auto in Europa.

Oggetto dello studio, le auto non capite o apprezzate al momento del lancio, ma oggi al centro di crescenti attenzioni. Il risultato è l’oggetto di un’avvincente classifica, relativa alle 10 auto sottovalutate del passato e oggi più ricercate.

Da Fiat a Citroën, da Alfa Romeo a Renault: sono questi solo alcuni dei brand coinvolti. Spazio anche ai marchi di lusso, con le prime posizioni occupate da Ferrari e Maserati.

Ed è proprio una Ferrari in cima alla lista. Si tratta della Mondial, non proprio un successo nella sua prima versione, la Mondial 8. Presentata nel 1980, non esaudiva il desiderio di slancio e sportività degli amanti del brand. Nonostante le correzioni effettuate in corso d’opera, un’ombra la oscurò in tutto il suo percorso. Ma, anche grazie al prezzo medio relativamente basso, 40 mila euro, attrae oggi chi vuole avvicinarsi il più possibile al mondo Ferrari.

Si prosegue con la Maserati Biturbo, opera dell’ingegno di Alejandro de Tomaso, allora alla guida della Casa del Tridente. Nel 1982 il lancio della vettura, una granturismo da sogno destinata al mercato di massa. Ma qualcosa non funzionò. Soprattutto, la fama del modello fu penalizzata dalla segnalazione di gravi problemi di affidabilità. Oggi, con le sue linee tese e aggressive, ha un costo medio di 11 mila euro.

La Casa di Maranello è ancora sul podio con la Ferrari Dino GT4, qui in terza posizione. Lanciata nel 1974 sotto il brand Dino, è stata poi riassegnata al Cavallino Rampante per volere del patron Enzo. Non piacque ai puristi del marchio, eppure la sua carica innovativa è ancora evidente. Si tratta infatti della prima Ferrari a quattro posti con motore V8 centrale posteriore. Oggi è valutata circa 44 mila euro.

In quarta posizione, la Volkswagen-Porsche 914, frutto di una delle prime joint-venture siglate in ambito automotive. Agile sportiva tipo targa, aveva una linea moderna e compatta. Su strada dal 1969 al 1975, fu percepita come troppo costosa dai seguaci della Casa di Wolfsburg, poco performante dagli amanti del Cavallino di Stoccarda. Il suo prezzo medio si aggira oggi intorno ai 20 mila euro.

Tutta italiana la quinta in classifica, ovvero la Fiat 130. Ultima ammiraglia della Casa torinese, fu proposta nel 1969 per competere nel segmento più alto con le già forti BMW e Mercedes-Benz. Dovette scontrarsi tuttavia con l’immagine “popolare” del marchio. Nonostante le linee classiche e la meccanica raffinata, non sopravvisse allo shock petrolifero. Oggi il suo costo è di circa 8.700 euro.

E poi, ancora, la Lancia Gamma, qui al sesto posto. Siamo ancora negli Anni ’70, e anche in questo caso fu la grave crisi energetica a decretarne le sorti. Troppo dispendiosa nei consumi, infatti, fu presentata nel 1976, malgrado la progettazione fosse iniziata molti anni prima. Un ritardo che la rese estranea ai gusti estetici dei potenziali clienti. 5.500 euro il suo prezzo medio al momento.

Interesse elevato anche per l’Alfa Romeo Alfa 6, nonostante un esordio poco felice. Design percepito come pesante e obsoleto, ancora una volta per effetto di un lancio posticipato diversi anni. Poi, la somiglianza con la sorella più piccola, l’Alfetta, che le valse l’appellativo di “Alfona”. Oggi della settima in classifica rimangono i tratti definiti e la personalità, a un costo medio di 8.700 euro.

È la volta poi della Citroën SM, qui all’ottavo posto. Acronimo di Sport, nome originale del progetto, e Maserati, compartecipe del piano, riflette l’esigenza della Casa del Double Chevron di conquistare una fascia di mercato più alta rispetto a quella cui veniva associata. Linee affusolate e spirito aggressivo sono i punti di forza del modello, appesantito invece da una meccanica delicata e complessa. Rimase sul mercato dal 1970 al 1975. Oggi il suo costo si aggira sui 31.500 euro.

La classifica si chiude con la Fiat Argenta, berlina di classe medio alta proposta dalla casa torinese dal 1981 al 1985. Non le fu perdonata la somiglianza con la più fortunata Fiat 132, di cui riprendeva le imponenti dimensioni. Oggi costa circa 2.200 euro.

E poi, ancora, la Renault 6, vissuta sempre all’ombra della sorella minore, la più celebre R 4. Oltre 10 anni di vita per il modello, presentato nel 1968. Ma i risultati di vendita non furono mai pienamente soddisfacenti. Per averne una oggi sono sufficienti circa 2 mila euro. 

L’analisi è stata realizzata per il mercato italiano e ha preso in esame oltre 400 modelli con più di 100 mila ricerche nell’ultimo anno.

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