Al cinema Casa Paterna, la novella di Maria Messina

Di  scrive Maria Messina scrive Leonardo Sciascia:   “Una scolara del Verga la definì Borgese sui due suoi primi libri, nel 1910. A più sicura ragione possiamo oggi definirla una scolara di Cechov: così come lo è la sua coetanea Katherine Mansfield. Non soltanto coetanea, ma intimamente vicina nel cogliere gli aspetti della realtà quasi impercettibili e però decisivi, le impressioni sfuggenti e però indelebili, i destini, come diceva Borgese, «cui manca perfin la forza di gemere». E insomma: una Mansfield siciliana”. Tra le sue novelle, Casa Paterna, che il regista Maurizio Diliberto ha fatto rivivere in un film, prodotto e trasmesso dalla Rai, ambientato tutto a Cefalù.

Il film sarà riproposto venerdì 12 maggio al cinema Di Francesca, INGRESSO LIBERO, alla presenza del regista e di attori e giornalisti.

Protagonista della novella è Vanna, una donna siciliana sposata ad un avvocato romano. Delusa e amareggiata, incapace di sopportare la solitudine e l’alienazione della grande città, decide di spezzare quel vincolo tornando alla casa paterna, centro di tutti i legami affettivi e di tutte le care memorie, “dove la sua giovinezza era sbocciata come un fiore”. Ben presto Vanna si rende conto che la sua famiglia non è disposta ad accettare la vergogna di quella separazione. Nella casa, dove tutto è cambiato, le relazioni non sono improntate alla sincerità e all’aiuto reciproco, ma alla diffidenza e all’interesse. Non accettata dal padre, una figura quasi inesistente, incompresa dalla madre che non aveva saputo inculcare nella figlia “quei sentimenti di sottomissione e di sacrificio, che sono le virtù principali di una donna’’ – è esclusa dall’intimità dei fratelli (Nenè la definisce “cervellino da romanzo”) e delle cognate, fisicamente forti e formose. “… Viola biondissima e Remigia castana; donne belle e fiorenti, dal seno colmo e dalla carnagione bianchissima, che le ispirarono subito soggezione perché lei era bruna e gracile”. E’ proprio la prosperità femminile, che Maria Messina vede come asse discriminante nel mondo delle donne.

18301563_1295107780557734_4091867976245069504_n

 

Cambia impostazioni privacy
Torna in alto