Peccato ProLoco, salvezza Sporting, fallimento Cefalù Calcio

Giunge al termine l’anno calcistico 2016/17 delle squadre cefaludesi, impegnate in prima e seconda categoria. Un campionato fatto di luci e ombre, sopratutto per quanto riguarda i risvolti negativi della prima squadra cefaludese che andremo ad analizzare. Per Sporting il finale di stagione significa salvezza con due giornate di anticipo, mentre per la ProLoco i sogni promozione si spengono a Santa Flavia, in finale di play-off contro il S.Anna.
 
1° Categoria
Cefalù Calcio
Era iniziato tutto come una bellissima favola: investitori dal nord, grande squadra, tanti progetti. L’inizio del campionato non aveva regalato tante soddisfazioni ma, una squadra che riparte da 0, aveva bisogno di rodaggio e di oliare bene gli ingranaggi per l’annata. Dopo qualche passo falso, infatti, il Cefalù Calcio decolla e non ne sbaglia più una. Al giro di boa, infatti, si trova prima in classifica e, nello scontro diretto con il Bagheria (capolista
indiscussa del torneo) c’era stato pure il sorpasso decisivo nella vetta della classifica di prima categoria. Ma qualcosa si rompe: cala il gelo tra dirigenza e squadra.
Prima di arrivare a gennaio, però, è giusto fare un piccolo passo indietro e, tornare, all’agosto 2016. La società naviga in pessime acque economiche: dopo l’abbandono di Cimino a capo della società e i vari nomi che si sono susseguiti nella stagione 2015/16, portata avanti a difficoltà dalla dirigenza ma conclusasi con la salvezza in Promozione, il Cefalù Calcio deve rinunciare alla serie B dilettantistica. A diventare il salvatore della patria (e della squadra) sarà il direttore sportivo Domeico Gagliano che decide di entrare in società con grandi progetti per il futuro, facendo subentrare l’attuale presidente Giancarlo Travagin. I due, alla prima conferenza stampa, espongono il programma:
– promozione in Serie D entro 5 anni
– squadra forte e competitiva
– liceo sportivo a Cefalù
– struttre giovanili all’avanguardia
– settore giovanile di richiamo per l’intera Sicilia
Ad invogliare il pubblico cefaludese a credere in questa nuova società, è stato inserito un giocatore di spicco della Serie A italiana, non che portiere della Juventus per quasi un decennio: Stefano Tacconi (con il ruolo di direttore tecnico). L’ex bianconero, però, scenderà nella città normanna si e no un 4 volte: il tempo di qualche scatto con il pubblico
per poi scomparire nel nulla più totale. Mentre la squadra vince, il malcontento all’interno dello spogliatoio inizia a crescere e si ripercuote sul rettangolo di gioco: non ci sono più esultanze dopo i gol e i sorrisi hanno lasciato spazio a facce scure e tanto nervosismo. Il silenzio si rompe a Febbraio quando la rosa, con un comunicato stampa afferma che la dirigenza non ha mantenuto le promesse economiche e non, fatte ad inizio campionato. La dirigenza attutisce il colpo, pensando dapprima ad un atto goliardico, per poi attaccare ferocemente (nell’ordine): squadra, allenatore, città e tifosi. Per evitare danni maggiori, Gagliano si dimette, abbandonando così la città senza una vera spiegazione e senza tante parole, lasciando tanti dubbi sul suo operato. La squadra decide di non scendere più in campo: la rottura sembra ormai insanabile. Travagin esonera Minutella: a sua detta, tutto ciò è stato causato dall’allenatore e che sia stato lui l’artefice di questo ammutinamento. Convoca un nuovo staff (che si farà vedere al Santa Barbara si e no due volte), ma ormai la frittata è fatta.
Foto del 6 maggio
Foto del 6 maggio

Per salvare il salvabile, il presidente decide di ritirare la squadra, evitando così la radiazione. Il presidente (o la dirigenza) continua il suo attacco nei confronti della città e della squadra, dapprima utilizzando il giornale di Sicilia e, successivamente, tramite la propria pagina di Facebook, non permettendo a nessuno di replicare o essere in disaccordo, bloccando chi cercava di trovare la verità in questa situazione che, tutt’oggi, non è ancora chiara. 

Arriviamo a maggio: dalla sua pagina, la società nega qualsiasi coinvolgimento con la prossima squadra che nascerà (o così sembra), dall’unione tra ProLoco e Real Cefalù e,
il 6 maggio, viene pubblicata la foto del presidente Travagin e Tacconi: nessuna spiegazione (come ormai la dirigenza ci ha abituato). C’è da domandarsi quale sarà il prossimo passo del Cefalù Calcio per recuperare, sopratutto, la credibilità persa in questa stagione così assurda.
 
In campo, invece, il Bagheria sale meritatamente in Promozione, conquistando il titolo, però, solo all’ultima giornata, con la Stefanese capace di tener
testa alla squadra palermitana, fino all fine. La squadra messinese, dovrà “accontentarsi” della finale Playoff che riuscirà a vincere e salendo di categoria.
 
2° Categoria
 
ProLoco S.Ambrogio

18485457_967216316714908_8072257893755610651_nUn campionato da incorniciare per gli uomini di Papa che, dopo un campionato lungo e abbastanza tortuoso, conquistano meritatamente la terza piazza della 
classifica. La squadra, composta per lo più da cefaludesi (come anche lo Sporting) riesce ad esprimere un ottimo gioco e, sopratutto, a togliersi qualche soddisfazione. La squadra si dovrà arrendere al sogno prima categoria in finale contro il S.Anna, una delle squadre più forti del torneo che si è giocata punto su punto il campionato con l’Aspra (sempre capolista ma che ha perso qualche punto importante verso il finale di stagione).
Dopo un campionato così brillante, quale sarà il futuro di questa squadra, visto che nell’ara gira la voce di una possibile unione con il Real Calcio, dalla quale nascerà una nuova società? Aspettiamo fiduciosi e ci complimentiamo con tutto lo staff e la dirigenza della squadra giallo nera per l’ottimo lavoro svolto fino ad oggi.
 
Sporting Cefalù
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Una stagione molto sfortunata ma a lieto fine, quella di mister Glorioso e della sua squadra: la società bianco azzurra, dopo la promozione (tramite ripescaggio), cerca di esprimere al meglio le sue capacità in campo ma, qualche infortunio di troppo e qualche decisione arbitrale discutibile, rilegano la squadra al fondo della china.
La sveglia, fortunatamente, suonerà durante il Derby contro il S. Ambrogio: la vittoria nel derby sveglia la squadra che, fino ad allora, stagnava nelle ultime posizioni della classifica. La squadra riesce nell’impresa, si salva e, si spera, possa buttare giù delle buone fondamenta per il futuro, grazie anche al fiorente settore giovanile.
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