Terreno comunale? Lapunzina replica ad Abbate

(Comunicato n. 11) Ritengo di aver dedicato fin troppo tempo alla risibile vicenda che vede il Dottore Abbate, negli anni più volte amministratore di questa Città, artefice dell’odierno tentativo di portare in “dote” al Comune una proprietà che al Comune non appartiene.

E’ evidente come la storia della “terra promessa” abbia l’obiettivo di coprire il deprimente vuoto della compagine politica che Egli sostiene e le responsabilità del disastro finanziario su cui i suoi sodali balbettano, non avendo spiegazione alcuna da dare ai cittadini.

Per porre rimedio a ciò, il Dottore Abbate ha ben pensato di inventarsi il “terreno di sconosciuto di otto ettari”, che avrebbe potuto, a suo dire (ma non spiega come), evitare il dissesto.

Lo abbiamo smentito attraverso documenti inconfutabili, per ultimo il testamento olografo con cui Salvatore Genchi Collotti “nomina erede universale la congregazione di carità di Cefalù, o quell’altra istituzione sotto altro nome che potrà in avvenire essere chiamata a reggere il ricovero di mendicità di San Pasquale, da me fondato”.

La più recente trovata del mio interlocutore è quella di dissertare di “podestà e case del fascio”, argomenti su cui evidentemente avrà tratto spunto da “nostalgici” dei tempi andati, dei quali ha assidua frequentazione. 

Sono certo che il Dottor Abbate, ritagliatosi, in questa vicenda elettorale, il ruolo di “guastatore”, tornerà a replicare ad libitum sulla questione, ragion per cui non gli offrirò, dopo questa, ulteriori chance di visibilità, per Lui o congiunti.  

Ribadisco, e lo faccio per l’ultima volta, che il Fondo rustico di cui alla Partita catastale 1350 è nella titolarità dell’Opera Pia Salvatore Genchi Collotti, che, per quanto si apprende dai vertici di quell’Istituzione, lo considera come “bene indiviso”, interamente in proprietà della stessa. 

Abbiamo tutelato il patrimonio comunale che altri hanno depauperato, ed abbiamo proceduto in via giudiziaria nei riguardi di chi ha illegittimamente detenuto terreni del Comune, ed ha anche ottenuto indebiti risarcimenti per incendi, somme queste che sarebbero spettate all’Ente. 

Non ci imbarcheremo, invece, in una temeraria ed odiosa azione   legale in danno all’Istituzione benefica Opera Pia Genchi Collotti, al fine di rivendicare al Comune di Cefalù, ben 64 anni dopo, la proprietà di residuali particelle, situate in impervie e difficilmente accessibili zone collinari . 

Rosario Lapunzina – Candidato sindaco

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