La Scuderia Project Team lascia il segno nel Rally dei Templi 2017

Grande prova di carattere per il “patron” del sodalizio agrigentino Luigi Bruccoleri, terzo assoluto, con Ivan Rosato, al volante della potente Ford Fiesta Rs R5 della Step Five. Altri tre conduttori tra i primi dodici della classifica assoluta finale, i nisseni Corbetto e Mingoia ed il trapanese Cacioppo.
Quattro equipaggi piazzati nella pregiata “top twelve”, vale a dire tra i primi dodici della graduatoria assoluta finale, ottimi riscontri dalle numerose altre vetture giunte pochi minuti fa sotto la bandiera a scacchi sul palco di piazza Luigi Giglia, dinanzi allo splendido mare di San Leone. La Scuderia Project Team aveva preannunciato alla vigilia che avrebbe fatto la voce grossa nella gara di casa, anche quale sodalizio più numeroso, con ben 26 equipaggi al via. E’ stata di parola. La neonata formazione automobilistica agrigentina presieduta dal pilota “ex salitaro” Luigi Bruccoleri ha realmente lasciato il segno al culmine del Rally dei Templi 2017, sfida ospite su 9 prove speciali all’ombra dei Templi, disputata sotto un cocente sole che ha contribuito a rendere ancor più selettiva la corsa.
E’ stato lo stesso Luigi Bruccoleri, coadiuvato alle note dal fedele Ivan Rosato, ad agguantare grazie ad una prova di carattere un sudato ma meritato terzo posto assoluto. Gli alfieri della Project Team hanno portato fin sul podio la potente Ford Fiesta Rs R5 della romana Step Five, risolvendo nel terzo e decisivo giro di prove cronometrate alcuni problemi di aderenza accusati sin dalle prime battute del rally. “Una sfida assai difficile, ma affascinante – è il commento finale di Luigi Bruccoleri – forse potevamo aspirare a qualcosa di più, ma non abbiamo trovato da subito il giusto feeling con la mescola degli pneumatici Pirelli, forse troppo dura per questo tipo di fondo. Nell’ultimo giro abbiamo montato un treno di gomme nuove calibrando ancora qualcosa per quanto concerne l’assetto della mia Fiesta R5, ma ormai era troppo tardi”.
Bellissima prova anche per l’Under 25 nisseno (di Mussomeli) Gaspare Corbetto, sempre costante nella sua prestazione, tanto da portare a casa un significativo ottavo posto assoluto con la sua Peugeot 106 Gti 16v (nella quale si è manifestata qualche noia alla frizione), condivisa con il nisseno Salvatore Cancemi, oltre alla vittoria in classe A6, al cospetto di avversari agguerriti. Prestazione tutto sommato positiva, sebbene sofferta, anche per l’esperto trapanese (originario di Alcamo) Mauro Cacioppo, alla fine piazzato ai piedi della “top ten”, pertanto undicesimo assoluto, alla guida della sua Mitsubishi Lancer Evo X assemblata dalla Lb Tecnoracing (con alle note l’agrigentino Gerlando Montana Lampo). “Purtroppo ho dovuto fare i conti con una serie infinita di problemi – è il commento di Mauro Cacioppo – la macchina non stava in strada ed ho accusato anche dei ‘tagli’ di potenza nelle cambiate”. Per Cacioppo, comunque, è arrivata la seconda piazza in classe R4.
Un sofferto dodicesimo posto assoluto ha premiato la condotta di gara dell’altro esperto mussomelese Biagio Mingoia (con al fianco Christian Carruba, di Sutera CL), abile a cogliere anche la piazza d’onore nella classe Super 1600 al volante di una Fiat Punto S1600 afflitta da numerosi problemi in ordine generale (al Gps, nonché alla barra stabilizzatrice).Superlativa, ma sfortunata, la prova dello specialista agrigentino (nativo di San Biagio Platani) Ivan Brusca, Il portacolori del Project Team, assistito alle note dal compaesano Ignazio Midulla, ha “arpionato” la quattordicesima piazza assoluta dopo una incredibile rimonta dalle retrovie, a causa di noie al sensore di giri della sua Peugeot 106 Gti 16v accusati sin dalle prime battute di gara. Brusca (il quale è comunque salito sul podio in classe A6), ha fatto segnare nel prosieguo tempi di assoluto rilievo, tra i primissimi dell’assoluta. Quarta posizione in classe N2 (e ventunesima assoluta) per i due agrigentini Claudio Rizzo (di Sant’Elisabetta) ed Alessandro Vaiana (di Raffadali), su Citroen Saxo Vts, subito seguiti in graduatoria generale dall’aragonese Stefano Calleia e dalla messinese (risiede a Savoca) Jessica Miuccio, quinti in N2 su Peugeot 106 Gti 16v.
Traguardo in quarta posizione in classe A6 anche per i messinesi (di Villafranca Sicula) Salvatore Buscemi e Vincenzo Gallina, con la Peugeot 106 Gti 16v, mentre festeggiano con una meritata piazza d’onore in classe N3 anche gli agrigentini Salvatore Gambino ed Andrea Gelo, con la loro perfetta Renault Clio Rs.Vittoria quanto mai meritata, per quanto riguarda il gruppo Racing Start e la classe RS2.0 per i cefaludesi Daniele Cassata e Giuseppe Tuminello, pur tuttavia non esenti da un paio di “toccate” patite dalla loro Renault Clio Rs. Un altro successo lo hanno colto in classe R2B anche l’agrigentino Giovanni Buonomo ed il favarese Roberto Sajeva, bravi a risolvere con la loro squadra di assistenza i problemi di pescaggio di benzina che si erano manifestati nelle battute iniziali del rally sulla loro Renault Twingo R2B.

Affermazione prestigiosa anche per gli agrigentini Giuseppe Palumbo e Salvatore Castro, autori di una prova di grande forza a bordo della loro Peugeot 106 Rallye, sulla quale sono stati prontamente risolti in assistenza dei problemi alla terza marcia del cambio. Sofferta, ma anche in questo caso quanto mai meritata vittoria, in classe A0, per l’agrigentino Calogero Iacono e per il favarese Giuseppe Buggea, anche loro alle prese con noie al supporto motore (risolti in assistenza) sulla loro Fiat Seicento Sporting. Seste posizione in classe A6, infine, per l’equipaggio favarese composto da Calogero Scalia e Giuseppe Morreale, con una Peugeot 106 Gti 16v.
Tra le Autostoriche, seconda migliore prestazione assoluta (coadiuvata peraltro da un bel successo nel II Raggruppamento e dal primato in classe TC2000) per il palermitano (di Caccamo) Quintino Gianfilippo, alle prese con costanti noie alla marmitta sulla sua ammirata Alfa Romeo Alfetta Gtv, sulla quale sedeva pure la figlia Monia. Sempre tra le vetture d’antan, quarto miglior crono assoluto (ad appena sette decimi dal podio), secondo posto nel III Raggruppamento e vittoria in classe T1600 per il veterano agrigentino Gerlando Alletto (con alle note l’aragonese Alberto Pendolino, su una “capricciosa” Volkswagen Golf Gti.
Diversi gli equipaggi della Project Team costretti, loro malgrado, alla resa. L’agrigentino Antonio Matina ed il favarese Salvatore Vullo hanno abbandonato sin da subito per una perdita d’olio sulla loro Renault Clio Williams, mentre nella quarta prova speciale si sono ritirati il mussomelese Mario Bellanca ed il palermitano (di Roccapalumba) Francesco Riili, causa noie all’alternatore della loro Citroen Saxo Vts Kit. Abbastanza presto “out” anche il favarese Antonio Livreri ed il messinese (di Santa Teresa Riva) Antonio Cannavò (noie alla pompa della benzina sulla loro Peugeot 106 Gti), il mussomelese Carmelo Callari ed il nisseno Marco Cusimano (anomala temperatura del motore sulla loro Peugeot 205 Rallye). Amarissimi i “forfait”, inoltre, accusati dall’agrigentino Giacomo Montana Lampo e dal riberese Giuseppe Salvato (Peugeot 106 Gti 16v), dai fratelli agrigentini (originari di Sant’Elisabetta) Giovanni e Salvatore Faseli (Citroen C2 Vts), dagli altri agrigentini (ma di Raffadali) Mirko Catuara e Gaetano Farruggia (Peugeot 106 Gti), ancora dall’agrigentino di Aragona Michelangelo Gaziano e da Vincenzo Di Natale (questi di Agrigento), con la Citroen Saxo Vts. Altro abbandono, infine, per l’agrigentino Gerlando Montana Lampo e l’ennese (di Villarosa) Donato Turra, a loro volta fermati da problemi al sensore dei giri motore sulla loro Peugeot 106 Gti 16v. Niente da fare, quando lottava per la piazza d’onore in classe A6, infine, anche per il palermitano “figlio d’arte” (nativo di Caccamo) Giuseppe Gianfilippo (con alle note Sergio Raccuja), “appiedato” nel corso dell’ottava prova speciale causa un guasto meccanico sulla sua Citroen Saxo Vts.

 

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