Interrogata Simona Vicari. Chi sono tutti gli indagati?

La senatrice Simona Vicari si è presentata in Procura a Palermo, accompagnata dal suo avvocato, Enrico Sanseverino. Ad attenderla per l’interrogatorio c’erano il procuratore aggiunto Bernardo Petralia e i sostituti Luca Battinieri e Francesco Gualtieri. L’ex sottosegretario al Ministero dei Trasporti, dimissionaria dopo avere saputo di essere indagata nell’inchiesta su Ustica Lines, dovrà chiarire i suoi rapporti con l’armatore Ettore Morace. Secondo i pm, Vicari avrebbe spinto affinché venisse approvato un emendamento in Parlamento favorevole alla compagnia di navigazione che prevedeva l’abbattimento dell’Iva sui biglietti dei collegamenti per le isole minori.

La senatrice Simona Vicari, secondo quanto riporta Livesicilia, si è presentata davanti ai pm con il Rolex ricevuto da Morace e lo ha restituito. «Lo avevo considerato un regalo di Natale a cui non ho dato peso – dice Vicari – ma certo, alla luce di quanto è accaduto, non lo accetterei più». L’ex sottosegretario ai Trasporti ha consegnato una memoria scritta ai magistrati per spiegare, carte alla mano, che l’emendamento con cui, secondo l’accusa, avrebbe favorito la Ustica Lines, in realtà riguardava una sfilza di compagnie di navigazione che chiedevano l’applicazione dell’Iva affinché potessero portarla in detrazione.

A conclusione dell’interrogatorio, l’avvocato Enrico Sanseverino, legale di Simona Vicari, secondo quanto riporta palermo.repubblica.it, ha detto: «Per noi c’è un’ingerenza della magistratura nell’attività politica. Abbiamo dimostrato che Vicari ha fatto solo attività parlamentare, che non ha presentato alcun emendamento e che in ogni caso è stato il ministero dell’Economia a correggere il testo. In ogni caso – ha proseguito l’avvocato Sanseverino – abbiamo consegnato il Rolex ai pm. Poi abbiamo presentato una memoria». Simona Vicari ha aggiunto: «Io non ho dato alcun valore a questo Rolex e non ho avuto mai alcun dubbio su questo. Faccio la parlamentare da vent’anni – ha detto ancora l’esponente di Ap – e posso permettermi un orologio del genere. Comunque oggi non lo rifarei, non accetterei questo regalo».

A fare tutti i nomi degli indagati dell’inchiesta Mare Monstrum sul “sistema Trapani” è la «Gazzetta del sud» che così scrive in un articolo a firma di Nuccio Anselmo: «Tornando ad uno dei decreti di perquisizione siglato dal procuratore capo di Palermo Francesco Lo Voi e dai suoi sostituti sono complessivamente ben diciassette le persone che lo hanno ricevuto e che di conseguenza risultano indagate dalla Procura di Palermo nell’ambito dell’inchiesta. Si tratta di…»

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