La lettera: Campofelice e il suo nuovo depuratore

Nei giorni scorsi sul vostro giornale è comparso un articolo in cui il sindaco Battaglia si vantava di aver raggiunto un risultato storico con la consegna dei lavori per il nuovo depuratore. Secondo lui questo rappresenta un trampolino di lancio per lo sviluppo del territorio e per questo tale data dovrà essere ricordata. Secondo me il nuovo depuratore è la conseguenza della cementificazione selvaggia che ha interessato negli anni la zona costiera e che logicamente ha portato all’emergenza reflui: è come alzare prima le mura e poi fare i pilastri. Ma cosa più grave è sicuramente l’impatto ambientale e paesaggistico che avrà tale opera, essendo stata costruita a potenziamento del vecchio impianto e non ex novo, risultando vicinissima al centro abitato, così come si evince dalla foto. Quindi i villeggianti avranno finalmente un mare pulito, o almeno si spera, mentre i campofelicesi avranno una vasca olimpica piena di melma sotto il naso. Infine vorrei ricordare al sindaco che le persone cui è stato espropriato il terreno per questa opera non sono ancora stati risarciti di un euro. Secondo me più che di vanto si dovrebbe parlare di vergogna.

Rosario Duca

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