Acqua: Brocato commenta la recente sentenza del Tar

Da Giovanni Brocato, presidente della Federconsumatori, arrivano due precise indicazioni dopo la recente sentenza del Tar sull’acqua a Cefalù.

1. La recente sentenza del Tar ha sgomberato il campo di chi è il gestore del Servizio idrico integrato. Ed è il Comune di Cefalù. Ai posteri, appelli e contrappelli. E’ il Comune!! Essendo stato individuato il soggetto, a questo punto sorgono spontanee ulteriori domande. Chi dovrà emettere (finalmente!) le fatture dal I° febbraio 2016? Il Comune. Chi dovrà provvedere alla contrattazione e all’istallazione dei contatori? Il comune. Chi si dovrà occupare di procedere all’immediata lettura dei contatori? Il comune. Chi si dovrà occupare della “voltura”? Il comune. Chi dovrà pagare la potabilizzazione a Sorgenti Presidiana? Il comune. Chi dovrà dimezzare le tariffe, a seguito dell’ordinanza n. 50 per “divieto di utilizzare………………” a datare dal 17 giugno 2016 e sino alla data di revoca dell’ordinanza? Il comune. Chi dovrà provvedere alle riparazioni delle condutture? Il comune. Chi si dovrà attrezzare al più presto possibile per mettere i cittadini in condizione di comunicare l’autolettura tramite fax-telefono con relativo n. verde- mail-ufficio idrico ecc. ecc.? Il comune (così come imposto da AEEGSI). Chi dovrà preoccuparsi di verificare delle eventuali perdite o di allacci abusivi nelle condutture idriche? Il comune. E potremmo continuare all’infinito ma con un’unica risposta: è il comune di Cefalù il gestore del S.I.I. vuoi o non vuoi.

2. Cosa devono fare i residenti a Cefalù? Sembrerebbe facilissimo rispondere, perché OGNI cittadino avrebbe dovuto già farsi sentire a tutela della propria salute e per la mancata fatturazione con un invidiabile record raggiunto (un anno)!! La prima cosa da fare è quella di imparare ad inoltrare l’AUTOLETTURA al comune per email gabsindaco@comune.cefalu.pa.it oppure info@comune.cefalu.pa.it oppure per pec protocollo@pec.comune.cefalu.pa.it . Basta prendere ogni mese la foto del proprio contatore ed inoltrarla. Una volta imparato a tutelare i propri interessi il cittadino dovrebbe, altresì, inviare l’allegata diffida al sindaco per evitare sgradite sorprese allorquando saranno emesse le relative fatture.

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