Brocato al sindaco: “attentato alla salute pubblica”

Abbiamo ricevuto e pubblichiamo la lettera che Giovanni Brocato, presidente di federconsumatori Cefalù, ha inviato al sindaco della cittadina normanna.

Sig. Sindaco, era il 26/08/2013 quando ella scriveva all’APS (causa color torbido dell’acqua in arrivo nel centro storico) dopo che aveva emanato l’ordinanza n. 42 del 07/06/13 e la n. 51 (di revoca) del 05/07/13 la seguente (trascrivo le parti più salienti): “Pertanto il sottoscritto, anche nella sua qualità di autorità sanitaria, nel giudicare intollerabile il ripetersi di questi episodi, Chiede a codesta spett. le società, in quanto gestore della rete idrica comunale, di produrre, nel termine inderogabile di gg. 5 dal ricevimento della presente, una relazione scritta in cui siano evidenziate, in maniera circostanziata, le cause del disservizio di cui sopra, con l’indicazione delle soluzioni da porre in essere nell’immediato per rimuovere le problematiche sopra evidenziate. Inoltre, al fine di creare un costante monitoraggio delle caratteristiche dell’acqua erogata attraverso la rete idrica, verificare il rispetto dei parametri di legge, nonché consentire l’assunzione degli eventuali provvedimenti che dovessero rendersi necessari ai fini della tutela della salute pubblica, si chiede, altresì, che la v.s. spett.le società provveda a trasmettere a questo Ente, con cadenza settimanale e fino alla risoluzione delle problematiche in essere, delle analisi di laboratorio dell’acqua distribuita nelle zone del centro urbano sopra elencate e in quelle nelle quali dovessero eventualmente verificarsi problemi simili a quelli descritti in epigrafe. L’occasione mi è gradita per porgere cordiali saluti. Il Sindaco Rosario Lapunzina.”
Se mi è consentito faccio MIO quanto da lei richiesto, parola per parola, cambiando solamente il destinatario. Da APS a lei!!! Perché non è tollerabile cambiare le regole in gioco! Quando è lei ad avere le carte in mano, tutto è consentito; se le hanno gli altri, allora si cerca di tergiversare, non rispondere, svicolare ecc. ecc. Nella mia del 4 giugno c.a., la invitavo a produrre entro 5gg dal ricevimento TUTTA la documentazione riguardante le analisi effettuate a decorrere da giorno 1 del mese di aprile 2016 perché ancora i cittadini vogliono sapere quanto ci sia di vero nell’allegato articolo. E, visto che a tutt’oggi, lo scrivente non ha ricevuto alcunché, non mi resta che invitarla a produrre entro i termini  “ai sensi dell’art. 5 legge 241/90, chiedo di conoscere il nominativo del responsabile del procedimento…….” e del D.L. 14/03/13 n. 33. Tale richiesta, viene formulata sia al Resp. SIAN sia alla Resp. dell’Igiene pubblica di Cefalù (che leggono per conoscenza), di fornire, nello spirito di una fattiva collaborazione il cui fine è solo quello della tutela della salute dei cittadini, anche a questa associazione le analisi passate (visto che sul sito del comune sono pubblicate soltanto quelle del luglio 2016!) e future. Se dovessero trascorrere infruttuosamente questi ulteriori giorni, mi vedrò costretto ad adire alle vie legali per perseguire eventuali reati riscontrati dall’A.G. Come Associazione a tutela dei consumatori, si segnala la lesione palese del diritto ad essere informati di quanti, cittadini, utenti e consumatori, vorrebbero conoscere la composizione dell’acqua che arriva (quando arriva!) alle loro abitazioni. E a proposito di “quando arriva”: perché, pur immettendo acqua non potabile nella rete idrica, leggiamo continuamente che in molte zone nemmeno questa arriva??Perché sig. Sindaco? Perché, non ne aumenta la quantità? Tanto, che le cambia? Sempre NON potabile è! Ma almeno, i molti cittadini e turisti che abitano in tantissime contrade, possono quantomeno lavarsi e riempire le cisterne. Qual è il motivo ostativo?  Ci sono, nel circondario, molte attività ricettive che hanno bisogno di acqua pur NON essendo POTABILE!!!
Ecco, tutto ciò appare singolare se non inspiegabile, unitamente al fatto che questi dati continuano ad oggi a volere essere occultati alla cittadinanza per ragioni misteriose, ma che, comunque, destano sospetti.  Come il non dare giustificazioni all’articolo, pubblicare la risposta della sua richiesta fatta a Sorgenti Presidiana di immettere più acqua potabile, sennò lei, si sarebbe visto costretto ad integrare, per evitare disservizi agli utenti, di aggiungere acqua grezza, a partire dai primi giorni di giugno (cioè, ancor prima di emettere l’ordinanza!!). Nel contempo, però, causando un gravissimo danno erariale alle casse comunali, perché si continuerà a pagare la potabilizzazione, non potendola scaricare sulle bollette degli utenti.
Ne è consapevole di tutto ciò? Con la presente si reitera l’invito agli Enti interessati, affinché rendano pubbliche TUTTE le analisi effettuate fin dall’aprile scorso e si segnala all’Autorità Giudiziaria competente, la condotta posta in essere dai soggetti sopra indicati, perché valuti eventuali profili di rilevanza penale, sia per l’omessa pubblicazione dei dati sia della correttezza dei provvedimenti adottati (o no).
Oltre a quanto su richiesto, la invito a porre nel più breve tempo possibile, per ogni fontanella ubicata a Cefalù, il DIVIETO di potabilità. Ulteriori richieste sono quelle di distribuire e pubblicizzare alla cittadinanza intera, l’ordinanza n. 50 (soprattutto a tutte le attività a contatto col pubblico e no). Mi permetto di suggerirle, così come nel lontano 1993 fece la dott.ssa Giannola (Prefettura di Palermo) ordinando all’allora Commissario Dott. Pianelli di ubicare dei silos e di rifornire la cittadinanza tramite autobotti di acqua potabile; ecco questo è quello che avrebbe dovuto già fare un qualunque Sindaco che vuole il bene dei suoi cittadini e non di attentare, invece, alla loro salute. Se anche queste ulteriori richieste non dovessero trovare celere applicazione, anche in questo caso mi vedrò costretto a denunciarla per “attentato alla salute pubblica”. Non avendo, per il momento, nient’altro da aggiungere, distinti saluti.

P.S.: le chiedo, per ultima cosa, se può chiarire quanto da ella riportato nell’ordinanza n.50:
– Che a causa del gravissimo incendio che ha colpito la città, si è provveduto ad aprire il bypass per consentire il prelievo di acqua grezza da mettere in circolo al fine di fronteggiare l’emergenza incendio; (ha aperto il bypass, solo per questa occasione?);
– provvedimenti contingibili ed urgenti al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano “l’incolumità dei cittadini”; (non sono, dopo ben UN ANNO, ancora finiti questi provvedimenti urgenti che minacciano l’incolumità dei cittadini?);
– che ricorrono nel caso gli estremi di contingibilità, urgenza ed interesse pubblico (ricorrono ancora a tutt’oggi?);
– Dispone: che copia della presente ordinanza sia immediatamente trasmessa all’ASP PA e, all’Amap Spa per quanto ad oggi, di rispettiva competenza, a tutela della salute pubblica. (e, perché solo a loro e NON alla cittadinanza TUTTA??)

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