Cefalù chiude potabilizzatore: comunicato opposizione

Abbiamo ricevuto e pubblichiamo un comunicato sulla vicenda del potabilizzatore a firma del gruppo consiliare “Cefalù terzo millennio”

Solo dopo 3 mesi dall’avvio del secondo mandato del Sindaco Lapunzina viene smascherata l’ennesima mistificazione della realtà spesso osannata in campagna elettorale.
Non ci sembra il caso di fare ulteriore dietrologia ma lasciamo ai “veri” esperti della politica Cefaludese la ricerca delle cause e dei responsabili.
Riteniamo opportuno ricordare che durante il primo mandato Lapunzina, non è stato avviato un serio processo di risoluzione del problema, seppure già noto, ma si è aumentata la confusione.
Infatti, le denunce e gli scontri istituzionali sull’argomento “gestione del Servizio Idrico Integrato” non hanno portato alcuna soluzione alla gestione idrica della Città di Cefalù.
Una realtà come quella della nostra cittadina non si può permettere una distribuzione di acqua attraverso una gestione per “tentativi”, improvvisando di volta in volta manovre spesso dannose per la stessa rete.
Oggi, dopo la chiusura del potabilizzatore, tutte le risorse idriche cittadine (Presidiana, pozzo Santa Barbara, spillamento di Settefrati etc.) sebbene non potabili, sono nella disponibilità del Comune che, senza “intermediari”, potrà garantire una distribuzione all’intero territorio senza interruzione.
Senza aggiungere ulteriori valutazioni, chiediamo al Sindaco, nella qualità di “Autorità Sanitaria locale”, di assicurare la fornitura di acqua attraverso il pubblico acquedotto nel rispetto della salute della cittadinanza e dei suoi ospiti, informando, adeguatamente, anche i “non cefaludesi” che affollano la nostra città e che quotidianamente utilizzano l’acqua che sgorga dalle fontanelle e dalle docce del lungomare, circa la natura della stessa.
(Gruppo Consiliare, Cefalù Terzo Millennio)

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