Cefalù, tre ristoranti di qualità su La Voce di New York

Una grande soddisfazione per tre ristoratori cefaludesi che hanno avuto l’onore di essere citati in un bell’articolo su La Voce di New YorkProtagonisti del redazionale sono Riccardo Provenza, Toti Fiduccia e Francesco Blasco. L’articolo è stato pubblicato lo scorso 27 Agosto su quello che è il sito più importante di New York in Italia.

La Voce di New York è un giornale online in lingua italiana e inglese fondato e diretto da Stefano Vaccara. Protetto dal Primo Emendamento della Costituzione USA, totalmente indipendente da influenze politiche o gruppi economici, La Voce di New Yorkè un media americano che si rivolge anche ai lettori in Italia e nel mondo, diventando così un esperimento editoriale senza precedenti nel giornalismo in italiano.Punto di riferimento culturale per chi è alla ricerca di un’informazione di approfondimento libera e di qualità in lingua italiana,La Voce di New York raggiunge una vasta e diversificata comunità di lettori ben oltre i lati dell’Atlantico e quindi punta ad essere sempre di più la voce italiana nel mondo.

Ecco la parte relativa ai “nostri” ristoratori. Meta turistica internazionale, a Cefalù la cucina esprime pienamente il territorio: quello del mare e delle Madonie. “La nostra cucina ha un forte legame con le tradizioni e le materie prime del luogo senza trascurare altri prodotti che scegliamo da altre zone con l’obiettivo della qualità, dice Toti Fiduccia, ristoratore di Cefalù, il quale,  dopo la pluriennale esperienza con il ristorante del padre “La Botte”, scommette su un nuovo e ambizioso progetto : “Cortile Pepe”. Toti ha voluto con se lo chef piemontese Gianni Lettica, innamorato della Sicilia, oggi alla guida della  brigata del Cortile Pepe insieme al pasticcere Gianluca Miccoli. Una cucina curata nei particolari, non autoreferenziale che ama esprimere le eccellenze delle materie prime sapientemente scelte. “Non mi piace parlare di km zero come slogan, dicono Fiduccia e Lettica, noi ci facciamo chilometri e chilometri in giro per la Sicilia per portare il meglio nei nostri piatti”. Come la lumaca madonita del più grande allevamento di chiocciole italiano a Campo felice di Roccella. Un progetto voluto da Davide Merlino, Giuseppe e Michelangelo Sansone, tre giovani siciliani che hanno deciso di investire in agricoltura alternativa.

Ancora sul territorio di mare e delle Madonie puntano Riccardo Provenza e Francesco Blasco. Il primo, insieme al maestro pizzaiolo Salvatore La Martina, prepara la pizza con i grani antichi siciliani e i prodotti madoniti nella pizzeria “Lievita”,  il secondo, dopo 15 anni di esperienza in Germania, è tornato nella sua Cefalù con la Locanda del Marinaio, ristorante dove c’è innovazione nella tradizione. Riccardo Provenza ha deciso di scommettere su un progetto che parla di territorio e qualità. Non una pizzeria qualsiasi ma una formula legata alla qualità del territorio e delle materie  prime. Prodotti ed ingredienti che parlano della Sicilia, dai formaggi alla birra, si accompagnano all’eccellenza della pizza il cui impasto è curato in ogni dettaglio. È stato il richiamo del mare e della terra a riportare in patria Francesco Blasco de La locanda del Marinaio. In cucina, giovani chef siciliani sperimentano piatti in linea con la tradizione. “Osare ma senza stravolgere completamente il patrimonio culinario siciliano”, dice Francesco.

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