Al Cefalù film festival il regista che ha fatto un corto con Panariello

Al Cefalù film festival “Pino Scicolone” il regista toscano che ha realizzato un cortometraggio con Giorgio Panariello. E’ Diego Bonuccelli che ha iscritto il suo nuovo corto alla terza edizione del Cefalù film festival. Lo abbiamo intervistato.

Chi è Diego Bonuccelli e come nasce la passione per il cinema e per il cortometraggio in particolare?
Sono nato a Viareggio l’11 novembre del 1993, da sempre vivo a Pietrasanta.Ho iniziato fin da piccolo a vedere tantissimi film con mio padre e intorno ai 12 anni, con mia sorella e mia nonna, ci divertivamo a fare dei brevi cortometraggi d’azione.
Poi dal 2013 ho cominciato più seriamente a girare alcuni corti e mediometraggi ma soprattutto due lungometraggi (82 e 90 minuti) un western e un action (ecco un paio di trailers: La vicenda di due immigrati e la storia di un rapinatore psicopatico.

Hai un particolare progetto al quale sei particolarmente legato?
Ho realizzato un cortometraggio di 20 minuti con Giorgio Panariello nel ruolo inedito di “cattivo”, ho la sceneggiatura per trasformarlo in un lungometraggio action noir e cerco finanziatori e soprattutto distributori. Ecco il trailer del corto.

Giri il mondo. C’è un paese al quale sei maggiormente legato e perchè?
Non ho un paese particolare a cui sono legato ma gli Stati Uniti per il cinema sono il luogo giusto, anche se mi piace molto anche l’Europa.

Cosa pensi della situazione del cinema indipendente?
Penso che in Italia non venga per niente sostenuto,soprattutto i giovani. Io, con alcuni amici ho realizzato lungometraggi e cortometraggi che in ambito locale hanno riscosso grandissimi risultati, con proiezioni “sold out” ma poi nessuno ti “indica” la strada per uscire dal tuo territorio. Quasi fosse una colpa riuscire con pochissimi mezzi a fare qualcosa che altri fanno con milioni di euro.

Quali difficoltà si incontrano per emerge nel mondo della cinematografia?
Bel mio caso, come detto, ho trovato muri per uscire fuori dalla mia provincia e soprattutto per distribuire quanto realizzato. Sul territorio, invece, ho molti sostenitori che hanno apprezzato i miei lavori.

Che messaggio senti di lanciare agli organizzatori del Cefalù film festival?
Di provare a proporre nuovi investimenti sul cinema e sui cortometraggi (magari con TV che li trasmettano) ma che coinvolgano non solo i soliti noti o i soliti generi ma provare a far indirizzare le risorse, non solo economiche, sul territorio nazionale e sui giovani che esperimentano ed escono dai soliti schemi e dei cinepanettoni o simili( a noi ad esempio servirebbe assistenza amministrativa e legale più che grandi fondi economici, ci siamo abituati a fare con poco.

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