Donna morta in casa a Cerda, s’indaga per omicidio

Non sarebbe stato un malore a provocare la morte di Alina Elena Bità, la donna trovata morta a Cerda. Sul collo della donna di 29 anni, di origini romene, trovata nella sua camera da letto riversa per terra, ci sono dei segni evidenti che hanno indotto carabinieri e procura a non archiviare il caso. Prende piede l’ipotesi dell’omicidio. Il sostituto procuratore Paolo Napolitano ha disposto l’autopsia che dovrà chiarire ulteriormente le cause della morte. Ad accorgersi che qualcosa non andava è stato il medico legale quando arrivato sul posto aveva notato dei segni sul collo. L’ipotesi del malore era apparsa inverosimile data la giovane età della donna. Alina Elena Bità era sola in casa la mattina del 9 ottobre. Il marito, un connazionale della donna, era a lavorare nei campi vicino a Cerda. Intorno alle 10,30 un’inquilina della palazzina dove abitava la vittima ha sentito piangere la figlia insistentemente. Le urla della piccola hanno messo in allarme la vicina che ha chiamato il 112. Sull’inchiesta c’è uno strettissimo riserbo da parte della procura e dei carabinieri. I carabinieri del Ris hanno effettuato un sopralluogo nell’abitazione il giorno dopo la morte della donna, la casa è stata sequestrata. I carabinieri hanno sequestrato il cellulare della donna e stanno convocando in caserma le ultime persone chiamate dalla giovane mamma.

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