Cefalù, manutenzione strade: l’opposizione risponde al sindaco

Riceviamo e pubblichiamo la replica che i cinque consiglieri di opposizione del gruppo consiliare “Cefalù terzo millennio” hanno inviato al sindaco di Cefalù dopo avere ricevuto risposta, il 26 settembre, ad una loro interrogazione dello scorso 18 luglio. 

Con riferimento alla risposta scritta prot 230/gab del 26 Settembre 2017, inerente
l’interrogazione presentata il 18 Luglio 2017, in materia di manutenzione delle strade, è
preliminarmente doveroso dare atto della totale padronanza, come d’altronde normale che sia, di quanto portato avanti dagli uffici comunali e di come tale attività venga espletata; ne è prova l’ottima conoscenza, della normativa di settore, nello specifico il D.Lgs 50/2016 (oggi modificato dal D.Lgs. 19 Aprile 2017 n°56), di cui si riportano in maniera coerente articoli e commi.

Tuttavia parecchie perplessità, nascono dal fatto che, mentre per l’affidamento effettuato con Determina Settoriale n°107 del 19 Maggio 2017, ai sensi dell’art. 36 comma 2 lettera a) del D.Lgs. 50/2016 (Affidamento diretto), si evidenziano in maniera esaustiva, le strade interessate, il soggetto aggiudicatario e gli importi con e senza Iva, viene liquidato in maniera generica “l’incarico dato per la realizzazione di una rotatoria presso lo svincolo d’ingresso dei locali del nosocomio….. in modo da ridurre i rischi in un tratto ad alta densità veicolare, quale…. la confluenza tra la Via Terzo Millennio, il Viale Giuseppe Giardina e la Via Pisciotto”. Eppure per quel tratto di strada, erano già state assunte pochi giorni antecedenti la Determinazione n°107, delle Determine Dirigenziali con le quali erano stati già impegnati i relativi importi ed individuate le ditte affidatarie dei lavori.

Da qui la necessità, di un approfondimento sul totale degli affidamenti effettuati dal Settore
Manutenzione, a seguito del quale evidenziamo quanto di seguito. Solo per tale settore, sono stati effettuati affidamenti per lavori, servizi e forniture, nella seconda metà della passata consiliatura, con impennata degli affidamenti a ridosso della consultazione elettorale, per circa € 2.000.000,00 (Duemilioni/00), stando all’elenco fornito
dall’ufficio, sicuramente incompleto perché non comprende quanto affidato con la citata Determina n°107, con tre ditte che complessivamente sono risultate aggiudicatarie di lavori per circa € 1.000.000,00 (Unmilione/00).

Tutti gli affidamenti, sono stati effettuati, per importi inferiori a € 40.000,00 (Iva esclusa),
limite massimo per cui è consentito ricorrere all’affidamento diretto. I risparmi conseguiti quali ribassi effettuati dalle ditte aggiudicatarie, sono stati del tutto irrisori. Non è superfluo fare notare come al di sopra del limite dei € 40.000,00, i lavori vanno affidati con la cosiddetta procedura negoziata, Gara d’appalto con cui i comuni affidano lavori, con ribassi
mediamente di circa il 20% ed oltre, conseguendo notevoli risparmi. Per ricorrere all’affidamento diretto, ai sensi dell’art. 36 comma 2 lettera a) del D.Lgs. 50/2016, si è anche ricorso a frazionamento artificioso dell’appalto, atto illegittimo che può esulare
dall’illecito amministrativo.

Di quanto sopra ne sono esempi eclatanti, gli affidamenti effettuati con Determine n°76 e 77, entrambe del 24 Aprile 2017, con le quali sono state affidate alla stessa ditta, la Edima,
rispettivamente “Interventi urgenti di Manutenzione dei Prospetti della Casa Comunale” il cui importo è di € 39.771,95 ed “Interventi urgenti di Manutenzione dei Prospetti del Teatro Comunale” il cui importo è di € 9.150,00, somme che al netto di Iva sommano € 40.099,96, oltre quindi la possibilità dell’affidamento diretto, non previsto per somme “Uguali o superiori ad € 40.000,00”.

In ogni caso, il comma 2 lettera a) dell’art. 36 è preceduto dal comma 1 che così recita:
“l’affidamento e l’esecuzione di lavori di importi inferiori alla soglia di cui all’art. 35,
avvengono….nel rispetto del principio di rotazione…..”. E’ inutile evidenziare che gli importi in questione, rientrano fra quelli sotto soglia e che i due (2) appalti frazionati sono stati affidati alla stessa ditta. Si potrebbe obiettare che pur trattandosi dell’identica tipologia di lavoro, si tratti di siti diversi.

Tralasciando comunque i pronunciamenti della Suprema Corte, circa l’unicità dell’appalto,
quando si tratta della stessa tipologia ed il principio della rotazione disatteso, tutte le volte che il Comune di Cefalù ha affidato lavori della stessa tipologia in luoghi diversi, ma per importi inferiori al limite previsto dell’affidamento diretto, lo ha fatto con unico atto di affidamento come di seguito riportato:

  • Ordinanza Sindacale n°09/2014 per il “Ripristino delle condizioni di sicurezza nel presso
    scolastico S. Spinuzza di Corso Ruggiero e nelle Case Popolari di Via Pietragrossa”;
  • Determina n°102/2013, per “l’intervento urgente finalizzato al ripristino delle condizioni di
    funzionalità e sicurezza dei servizi igienici e dei locali del Tribunale e dei Plessi Istituto
    comprensivo N. Botta”;
  • Determina n°57/2015, relativa a “Interventi Urgenti finalizzati al ripristino delle condizioni
    di sicurezza e di funzionalità del campo di calcetto e della discesa a mare della Frazione
    Sant’Ambrogio”.

Non appare superfluo sottolineare come la Determina n°76 è regolarmente pubblicata sul sito istituzionale, mentre della Determina n° 77 non vi è traccia; sicuramente si è trattato di mero errore, ma comunque ci ha impedito di conoscere in tempo l’attività posta in essere, che qualche referenza avrebbe avuto durante la campagna elettorale.

Inoltre, solo come curiosità, riportiamo la circostanza che sulla gara di maggiore importo,
quella relativa alla Casa Comunale, sono state invitate cinque (5) ditte, di cui solo due (2) hanno presentato offerta, proponendo un ribasso percentuale rispettivamente dello 0,33 e 0,331.

Altro dato da rimarcare è che la procedura finalizzata agli “Interventi urgenti di
manutenzione” avviata all’inizio del mese di Aprile e divenuta definitiva il 24 Aprile, ha visto
l’inizio dei lavori solo giorno 2 ottobre nel sito del Teatro Comunale, cioè dopo circa sei mesi, mentre quelli per la Casa Comunale non hanno ancora avuto inizio.

Ma l’urgenza di una procedura di affidamento diretto era veramente tale?

No, ma probabilmente l’urgenza aveva il sapore elettorale. Le stesse considerazioni, vanno estese alla rotatoria per l’accesso all’Ospedale, i cui lavori, ad oggi non iniziati, sono stati affidati con Determina n°61 del 05 Aprile 2017 alla Ditta Tecnomaster S.a.S., per l’importo lordo di € 47.824,00 ed alla Siciliana Lambertini, con Determina n°90 del 10
Maggio 2017 per l’importo lordo di € 43.223,64.

Non ci può certamente ingannare l’intestazione delle Determinazioni (Realizzazione di una
rotatoria per la n°61 e Risagomatura della Via del Terzo Millennio alla confluenza della Via
Pisciotto finalizzata al miglioramento della regimentazione delle acque di scorrimento superficiale per la n°90), perché dalla sovrapposizione delle aree d’intervento e dalla disamina del computo metrico che riporta il dettaglio degli interventi da realizzare, si evince in maniera inequivocabile la identica finalità dell’intervento.

Oltretutto, l’affidamento unitario avrebbe consentito di risparmiare i costi per il
coordinamento della sicurezza. Come è normale che sia, l’inizio dei lavori è legato all’avanzamento dei lavori della fognatura del Pisciotto, che impatta sull’area della rotatoria, cosa che certamente era prevista e prevedibile, malgrado l’urgenza di affidare i lavori ampiamente sbandierati in tutti gli atti adottati ivi compresa la Delibera di Giunta di Atto d’Indirizzo.

Da sottolineare inoltre, che alla ditta Tecnomaster erano stati affidati i lavori della stessa
categoria pochi giorni prima per un importo lordo di € 33.184,10 (Determina n°51 del 22 Marzo 2017) e la Siciliana Lambertini è stata oggetto, alcuni giorni dopo, di altro affidamento, per l’importo lordo di € 47.389,72 (Determina n°107 del 19 Maggio 2017).

Non abbiamo dubbi che La S.V. saprà dare le giuste motivazioni, per quanto sopra,
certamente non a noi ma all’Autorità Giudiziaria e agli Organi Inquirenti cui la presente sarà
inviata, insieme ai tanti atti adottati dalla S.V. cha a nostro avviso sono lontani dalla trasparenza e imparzialità che devono sempre caratterizzare l’operato della pubblica amministrazione.

Cefalù li 04 Ottobre 2017

  • Interrogazione del Gruppo consiliare presentata il 18 luglio 2017
  • Risposta del sindaco di Cefalù del 26 settembre 2017


 

 

 

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