Vizzini replica ad Arnone e chiede correttezza nell’informazione

Lillo Vizzini, presidente di Federconsumatori Palermo, replica a Manlio Arnone presidente dell’Unione dei Consumatori. “Ad aprile 2016 il comune di Palermo – si legge in un comunicato della federconsumatori – iniziò a inviare i primi dei circa 35.000 avvisi bonari ai cittadini che chiesero subito la assistenza di Federconsumatori Palermo. Nessuno aveva mai ricevuto la notifica delle multe, nessuno aveva mai ricevuto la raccomandata di avviso di giacenza, e, in qualche caso, la multa era stata consegnata a persona sconosciuta. È da qualche giorno in rete la notizia che lo scorso giugno il Giudice di Pace di Palermo ha emesso il primo dispositivo di sentenza proprio su alcune di tali multe con vizio di notifica. Preme allora sottolineare che la sentenza in questione non è certamente la prima, dato che le prime pronunce ottenute da Federconsumatori risalgono a più di un anno fa. Quasi tutte, ma non tutte, positive” puntualizza Lillo Vizzini, presidente di Federconsumatori Palermo.

Il riferimento è ad un comunicato emesso da Manlio Arnone, presidente dell’Unione dei Consumatori, pubblicato dal nostro giornale lo scorso 9 novembre nel quale si legge: “Lo scorso 6 giugno il Giudice di Pace di Palermo aveva emesso il primo dispositivo di sentenza su alcune delle 35 mila multe con vizio di notifica che riguardavano il Comune di Palermo, a poche settimane dalla sentenza sono decine i ricorsi individuali e collettivi presentati e vinti dall’Unione dei Consumatori, una enorme mole di cartelle esattoriali, per sanzioni amministrative per violazioni del codice della strada, che per smaltirle occorrerà attendere fino al 2021”.

Per Vizzini “la correttezza delle notizie è un preciso dovere di chi pretende di fare informazione, specie se i destinatari sono i consumatori. È opportuno, e doveroso, tenerlo sempre presente”.

 

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