Un dolce cefaludese della vigilia di festa: le sfinci

Si avvicina la vigilia dell’Immacolata e come ogni paese anche a Cefalù la tradizione vuole che per la sera della vigilia si prepari un dolcino: i sfinci. Erano e restano un dolce tipico cifalutanu delle vigilie dell’Immacolata, di Natale, di Capodanno, dell’Epifania, di san Giuseppe e di carnevale.

Ecco la ricetta.

Ingredienti:

  • Farina rimacino kg 1
  • Lievito di birra gr 30
  • Sale q.b
  • Acqua tiepida
  • Zucchero
  • Cannella q.b


Preparazione:
Fare la fontana “a cuoca” con la farina, aggiungere acqua tiepida in cui metteremo e faremo sciogliere il lievito. Continuare ad aggiungere acqua fino a quando otterremo un composto mollo. Fare lievitare bene (fino a quando il composto raddoppia di volume) . Infine aiutandosi con un cucchiaio bagnato precedentemente con acqua prendere dall’impasto una pallina di farina che verseremo in una pentola con olio bollentissimo. Girare spesso le palline dalla pentola con il cucchiaio. In un piatto a parte mettere zucchero su cui mescoleremo la cannella (q.b).

Quando le palline di sfinci son ben dorate metterle su carta assorbente e subito dopo girarle nello zucchero con la cannella.

Oggi la vecchia versione delle “sfinci” è stata rivisitata e qualcuno alla farina rimacino aggiunge la patata bollita e passata al setaccio. In 1Kg di farina aggiungono 1Kg di patata bollita. Molti usavano anticamente e qualcuno ancora oggi soprattutto chi ha la possibilità di fare il mosto d’inzuppare “i sfinci nto vinu cuottu” ( nel vino cotto)
Vinu cuottu: si ottiene facendo cuocere lentamente il mosto “u mustu” fino a che lo stesso diventa denso. In pratica il liquido si deve ridurre ad un quarto del liquido iniziale. Fare raffreddare e metterlo in bottiglia.Si può conservare per anni e si usa inzuppando “i sfinci” o il biscotto di S. Martino l’11 novembre.

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