Cefalù, polemica per un banchetto in chiesa. Niente messa per santa Lucia

Una chiesetta della periferia cefaludese viene trasformata in sala banchetti e i parroci di Cefalù non vi celebreranno messa per la prossima festa di santa Lucia. I fatti risalgono al 28 novembre quando all’interno del cantiere del Club Med, dove c’è una chiesetta dedicata a santa Lucia, si tiene un banchetto. L’occasione sarebbe stata la visita di Henri Giscard d’Estaing amministratore delegato della società francese e figlio dell’ex presidente francese Valery Giscard d’Estaing. Il banchetto si svolge con tanto di catering e le foto arrivano presto su facebook. Le immagini mostrano che anche l’interno della chiesetta di santa Lucia viene utilizzata per il banchetto. Scoppia subito la polemica. Sull’accaduto prendono posizione i parroci di Cefalù che insieme all’ufficio liturgico diocesano pubblicano un comunicato la vigilia dell’Immacolata.

“Si rende noto alle comunità parrocchiali di Cefalù e ai devoti di santa Lucia che, a causa dell’uso improprio che ha visto la chiesa dedicata alla Santa vergine e Martire (in contrada Santa Lucia), adibiti ad usi profani non consoni alla santità del luogo, per quest’anno 2017, le celebrazioni in onore di santa Lucia si svolgeranno nelle singole parrocchie. La chiesa di santa Lucia che si trova all’interno del Club Mediterranee è di proprietà privata pertanto la curia Diocesana non può vantarne nessun diritto, ma può proibire l’esercizio del culto in seguito a fatti spiacevoli non adeguati al decoro della chiesa”.

Nel comunicato si spiega che proprio la vigilia dell’Immacolata una delegazione di parroci ha incontrato i proprietari della chiesa che si sono dichiarati estranei e indignati per i fatti accaduti. “Per il prossimo 2018, gli stessi legittimi proprietari hanno già manifestato espressa volontà a ripristinare il luogo sacro, da sempre venerato per la devozione a Santa Lucia e, pertanto, faranno richiesta formale al vescovo monsignor Vincenzo Manzella con l’impegno di non adibire la chiesa ad altri usi profani per come stabilito dal codice di diritto canonico: infatti per celebrare la messa o altre funzioni in una cappella o chiesa privata, si chiede la licenza del Vescovo, e inoltre è d’obbligo che le chiese private siano riservate unicamente al culto divino e libere da ogni uso domestico”.

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