Lo straordinario Viaggio di Ettore Napoli in mostra a Milazzo

Un viaggio straordinario che fa tappa nella Città di Milazzo, nella sua prestigiosa sede di Palazzo D’Amico (11 – 21 dicembre), luogo di Storia e di Cultura. Ettore Napoli, scultore in  Terracotta Maiolicate, espone le sue opere realizzate tra il 1995 e il 2017. La mostra è patrocinata dal Comune di Milazzo e dall’Asp Messina. Non a caso. “Ettore Napoli una realtà artistica rinata dopo una cupa Malattia”. Così lo presenta il dott. L.J.. E. Giuseppe Quattrocchi che afferma: “Oggi Ettore è un importante e maturo artista poliedrico, porta la macchina da solo, ma soprattutto è un vulcano di produzioni artistiche che plasma dalla nuda creta, dal legno e da tanti altri materiali e che trasforma emozionanti opere d’arte … “.

“Ettore Napoli – scrive Vincenzo Cuccia – ha l’abilità di trasformare le proprie emozioni in concreta e pura esperienza di vita”. Ed ancora: “L’Arte di Ettore è caratterizzata da due pulsioni apparentemente in contrasto tra di loro: l’Idealismo di matrice ellenistico-platonico e l’anarchia” (Anarchia intesa come stato d’animo, caratteristica dei grani artisti).

La mostra rimarrà aperta fino al 21 dicembre prossimo, grazie alla sensibilità del Sindaco e della Giunta di Milazzo.

Nota autobiografica:

Autobiografia
Nasco a Palermo nel 1975 dal maestro d’arte Filippo Napoli e dalla ceramista Angela
Allegra.
Frequento gli studi classici e, dopo aver ottenuto la “maturità”, svolgo il servizio civile
come obiettore di coscienza.
Nel 1999 decido di andare in Umbria per aiutare i terremotati, il 26 settembre 1997,
quando due forti scosse devastarono molti paesi tra Umbria e Marche.
Inizio a frequentare lo studio di mio padre e a collaborare nel laboratorio di ceramiche
di mia madre e del maestro Edilio Riccini.
Quest’ultimo, uomo di cultura e notevole spessore umano, ha segnato la mia
formazione: grandi tele, olii materici su massonite, forme astratte di cui mi piaceva
capire non il significato ma “come ci arrivasse”.
La passione per l’arte mi porta a viaggiare: Palermo, Napoli, Roma, Firenze, Bologna,
Milano, Londra e Barcellona dove ho potuto visitare diverse mostre e conoscere altri
artisti.
Nel luglio 2001 ho partecipato ai tre giorni di Genova (G8) perché “non giusto che a
prendere le decisioni siano in pochi”. Penso che la globalizzazione sia un concetto
molto meno astratto di quello che si crede, riguarda tutti noi e la nostra quotidianità.
Nel 2002 mi trasferisco in Inghilterra e precisamente a Bromley dove lavoro in cucina
e, nel tempo libero, mi dedico alla scultura.
La scultura, più di ogni altra disciplina, un “concetto” o un “disegno della mente” che
riesce a farmi trascendere i pensieri e i giudizi e a dare libero seguito ai miei gesti,
facendomi sentire comunque innocente rispetto alla “comune”, inconsapevole e
distruttiva produttività umana.
Nel 2003, a Londra , ho avuto un’ischemia che mi ha comportato difficoltà motorie e
di linguaggio.
Oggi vivo ed opero a Cefalù in un ambiente tra collina e mare, tra arte e “spettegolezzi”
vari, tipici del mondo.
Dedico il mio tempo alla lettura, all’arte, all’ascolto della musica e a vari interessi per la
mia attitudine di vita.

 

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