Pizzo Carbonara: abbandonato fra un cumulo di pietre e l’indifferenza

Pizzo Carbonara è stato abbandonato fra un cumulo di pietre e l’indifferenza di chi dovrebbe curarlo, proteggerlo e valorizzarlo. A lanciare l’allarme è Dario La Martina che dopo essere arrivato sulla cima del monte più alto delle Madonie ha fatto conoscere lo stato in cui si trova pubblicando delle doto sul suo profilo Facebook. “Orgoglio e punto di riferimento delle Madonie – scrive l’atleta cefaludese – da più di un anno Pizzo Carbonara è stato privato della sua identità, tra l’indifferenza di chi dovrebbe curarlo, proteggerlo e valorizzarlo. Soltanto una croce artigianale su un cumulo di pietre, nessun cartello o indicazione”.

Pizzo Carbonara è alto 1979 metri ed è la montagna più alta delle Madonie e la seconda vetta della Sicilia dopo l’Etna. Si trova nel territorio di Cefalù e si presenta come una serie di creste nude e arrotondate separate dal doline e valli dove si sviluppa la faggeta. Le rocce carbonatiche che costituiscono questo rilievo si sono formate in ambiente di scogliera nel Triassico ed è facile incontrare sull’altopiano i fossili di corallo, molluschi e spugne calcaree.  Nelle giornate senza foschia dalla vetta di Pizzo Carbonare si possono ammirare le Isole Eolie, l’Etna, monte Cammarata, la Rocca Busambra e la costa settentrionale sicula fino ai monti di Palermo. D’estate la temperatura fatica a superare i 20 gradi mentre la notte scende facilmente intorno ai cinque. In inverno, invece, raramente sale oltre lo zero gradi e ed arriva anche a minime che oscillano intorno ai -10 gradi.

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