Pietro il ragazzo dei disegni: intervista a Borsellino

Pietro il ragazzo dei disegni è il corto giovani 2018 del Cefalù film festival. Lo ha decretato la giuria di oltre duecento studenti arrivati dalle diverse scuole di Cefalù: liceo linguistico, liceo artistico, commerciale e turistico, istituto Scicolone. La manifestazione si è svolta nella mattinata presso l’Auditorium dell’Istituto Jacopo del Duca di Cefalù. A realizzarlo il regista agrigentino Salvatore Borsellino che era presente alle proiezioni ed abbiamo intervistato.

Perché hai scelto di dedicare un corto a questa malattia?
I bambini affetti da autismo mi hanno sempre incuriosito. Ho sempre visto in loro un grande potenziale. Un potenziale nascosto, e proprio perché nascosto (e fragile) meritevole di impegno affinché possa manifestarsi. L’impegno delle persone care, degli amici, dei parenti, di tutti coloro che ci vogliono bene.

Quale messaggio vuoi far passare con questo tuo lavoro?
Il messaggio riguarda il senso della vita. Di certo ogni essere umano da il proprio senso alla vita. Il senso che do io è che bisogna sempre cercarne il lato positivo. E se qualcuno pensa che non esista, si sbaglia di grosso. Ogni persona deve cercare a fondo in sé e prima o poi il lato positivo nascosto di certo sarà trovato.

Vuoi dedicare a qualche persona in particolare il riconoscimento di Corto giovani 2018 ricevuto al Cefalù film festival?
Dedico questo riconoscimento a tutti coloro che hanno amato e amano la vita, a  Coloro che hanno lottato e ce l’hanno fatta e a chi ancora non ce l’ha fatta, con la  speranza che possa ricevere la forza per iniziare a lottare.

Che messaggio vuoi lanciare alle famiglie che al loro interno hanno persone autistiche?
Di non perdere mai la speranza. Di fare tutto il possibile affinché quella famosa potenzialità possa essere scoperta.

Quali sono i prossimi tuoi impegni di giovane regista?
Sto scrivendo un nuovo cortometraggio. Come “Pietro il ragazzo dei disegni ” è un corto di sensibilizzazione, ma che affronta la realtà in modo leggermente diverso, tra ironia, verità e miti da sfatare.

Sotto il corto di Salvatore Borsellino premiato quale “Corto giovani 2018”

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