Io, vittima di Hikikomori (dicembre 2016)

Immerso

nell’oscura consapevolezza
della mia natura

dentro intuizioni d’involontarie fragilità
a svelare le trame dei giorni

come fossero androni dell’Essere
appena illuminati da fioche luci

in cui mi muovo col cuore in gola

Io miscredente d’epifanie immediate

resto eremita sereno

isolato nel mio regno oscuro

lontano da ogni fantasia

e sempre più spesso disconnesso
da questa vita lontana dal vivere

E nella sopportazione delle angosce
e dei timori dell’età

combatto con strenua difesa il mio disagio

…e scrivo…altrimenti non vivo
.
Cesare Moceo destrierodoc @
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