Gratteri: l’avvocato Giuseppe Muffoletto è il nuovo Sindaco

Per la quarta volta sindaco di Gratteri. Il noto avvocato Cefaludese eletto con 516 voti. Non  aveva avversari ma il raggiungimento del quorum non era semplice,  per motivi puramente demografici: degli aventi il diritto al voto tanti sono residenti ormai fuori Paese per motivi di lavoro o studio. Nel programma del Sindaco Muffoletto, priorità alla Casa di Riposo, al Depuratore e al rilancio delle attività turistiche, ovvero dell’economia del Paese.

Giuseppe Muffoletto 516
Agostaro 57
Brocato 135
Cirrito 82
Drago 27
La Duca 44
Margiotta 41
Santoro 105
Serpegini 112
Tedesco 59
Tornabene 28
Nulle 23
Bianche 10
912 aventi diritto al voto, votanti 549, 60,20%
E’ sostenuto dalla lista Progetto Comune – Solidarietà, Partecipazione e Controllo

Il nostro impegno: solidarietà partecipazione e controllo
Perché Solidarietà
Questo sentimento, che col passare degli anni si è affievolito nel cuore e nella ragione di ognuno di noi lasciando il posto a ripicche, a prese di posizione ed egoismi, deve tornare ad essere indefettibile connotato dell’azione di ciascuno nel lavoro comune mirato solo ed esclusivamente al bene della comunità.
Solidarietà proviene dal “sentirsi corpo unico” e non ingranaggio di una operazione aritmetica, di una somma tra più componenti.
Se a ciò ci limitassimo, se considerassimo questo momento di partenza quale mero espediente diretto all’acquisizione di consensi elettorali, allora avremmo fallito fin da subito!
Solidarietà intesa, quindi, quale riappropriazione del senso vero e profondo della comune appartenenza per superare definitivamente incomprensioni, lacerazioni e sterili scontri.
Ma solidarietà anche sotto altro profilo!
Come impegno a riservare massima considerazione e attenzione soprattutto ai bisogni degli ultimi, dei più deboli.
Solidarietà nei confronti degli anziani, inestimabile patrimonio di ogni comunità, e dei tanti giovani che non trovano un’occupazione lavorativa e a cui la politica ha mostrato i colori del disinganno.

Perché Partecipazione
La gestione della cosa pubblica non può essere delegata a pochi, quasi che i “pochi” abbiano capacità e poteri taumaturgici tali da ritenerli depositari della verità.
Partecipazione, quindi, deve essere intesa quale coinvolgimento del maggior numero possibile di cittadini che, in aggiunta a quelli che indosseranno la maglia di formali amministratori, possano loro stessi, con i loro suggerimenti e con la loro “disponibilità” a prendersi cura delle tematiche che affliggono la nostra comunità, e quindi giocare nella stessa metà del campo.
Nella piena consapevolezza che l’altra metà è occupata dal degrado, dalla perdita di credibilità, dall’arretramento culturale e sociale, dall’impoverimento generalizzato.
Ecco perché partecipazione!
Per vincere la partita indossando la maglia della speranza!
Perché Controllo
Avremmo potuto scrivere “trasparenza”. Abbiamo invece preferito “controllo”.
Perché il senso di questo secondo termine è più profondo per le implicazioni che porta con sé.
La trasparenza dell’azione amministrativa è ormai patrimonio del nostro ordinamento giuridico. E in quanto tale è un obbligo di legge.
Il controllo, invece, supera il momento della trasparenza, diviene momento dinamico della vita democratica perché assegna all’assemblea dei cittadini il diritto e il potere di pretendere dagli amministratori ogni più utile chiarimento circa scelte fatte e da fare.

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