Croazia in finale: Inghilterra battuta ai supplementari

La Croazia è la seconda finalista del Mondiale in Russia 2018. Gli uomini di Dalic hanno battuto 2-1 in rimonta l’Inghilterra dopo essere andati sotto al 5′ per una punizione di Trippier. La reazione arriva nella ripresa con il pareggio di Perisic al 68′, poi l’interista colpisce un palo clamoroso. Ai supplementari il diagonale vincente di Mandzukic al 109′ che manda i balcanici in finale per la prima volta nella loro storia.

Storico, indimenticabile, rabbioso. Il gol di Mandzukic al minuto 109 della semifinale contro l’Inghilterra riassume in un gesto tecnico tutto il Mondiale in Russia della Croazia. Il 2-1 dell’orgoglio, della tenacia, arrivato al terzo supplementare di fila (come solo l’Inghilterra nel 1990) e gettando il cuore oltre l’ostacolo, anche su una gamba sola come lo juventino se necessario. Lui e Perisic hanno scritto la storia della Croazia, raggiungendo per la prima volta la finale mondiale con l’orchestra di Modric e Rakitic in regia. Per l’Inghilterra, invece, l’ennesima delusione: “It’s coming home” andavano dicendo da qualche settimana… sì, ma senza coppa.

Di rimpianti gli uomini di Southgate ne avranno parecchi. Arrivati forse più in alto di quanto loro stessi potessero aspettarsi, i Three Lions hanno pagato l’inesperienza e un po’ di presunzione nell’affrontare la Croazia, agevolati in tal senso dal vantaggio immediato firmato da Trippier con un grande calcio di punizione. Inesperienza dicevamo, vista l’età media bassissima, ma soprattutto presunzione tattica e la mancanza di quel mordente per chiudere la partita quando il campo gliene avrebbe dato la possibilità. Per tutto il primo tempo l’Inghilterra ha controllato le operazioni, palleggiando in mezzo al campo senza alzare il ritmo e provandoci solo con le triangolazioni rapide tra Sterling, Kane e Lingard. Niente di complicato per Subasic, salvato in una situazione complicata da un intervento in spaccata di Lovren a inizio ripresa.

E’ l’episodio che cambia la partita perché da lì l’Inghilterra lentamente sparisce dal campo lasciando spazio, tempo e campo all’orgoglio croato. Ad accendersi è Perisic, capace nel giro di dieci minuti di mettere a ferro e fuoco la difesa inglese. Prima calciando contro Stones da buona posizione, poi inventandosi con un’acrobazia da Kung Fu l’1-1 con la suola in anticipo su Walker; infine facendo impazzire l’esterno del City ma schiantando il suo mancino dopo il doppio passo sul palo, come contro la Russia. Un tris di emozioni che hanno scioccato l’Inghilterra, incapace di reagire emotivamente fino ai tempi supplementari.

Nell’extratime Vrsaljko ha salvato sulla linea una conclusione di Stones, mentre Pickford al 106′ con un’uscita coraggiosa ha negato a Mandzukic la rete del vantaggio, azzoppando il centravanti juventino. Poco male per una Croazia orgogliosa, rabbiosa, tenace: proprio come Mandzukic, azzoppato, che ha trovato la rete della storia al 109′ su assist di testa di Perisic e approfittando di una dormita di Stones. Il gol che vale la finale contro la Francia a novanta minuti (se non centoventi, tanto per fare l’en plein) da quella coppa sognata una vita e che l’Inghilterra non porterà a casa propria. Non questa volta, ma con il futuro dalla propria parte.

CROAZIA-INGHILTERRA 2-1 dts
Croazia (4-1-4-1): Subasic 6; Vrsaljko 7, Lovren 6, Vida 6,5, Strinic 5,5 (4′ pts Pivaric 6); Brozovic 6,5; Rebic 6,5 (11′ pts Kramaric 6), Rakitic 6,5, Modric 6 (14′ sts Badelj sv), Perisic 8; Mandzukic 7,5 (10′ sts Corluka sv). A disp.: Livakovic, Kalinic, Kovacic, Jedvaj, Bradaric, Caleta-Car, Pjaca. Ct.: Dalic 7.

Inghilterra (3-5-2): Pickford 6; Walker 5,5 (6′ sts Vardy sv), Stones 5, Maguire 6; Trippier 6,5, Alli 5, Henderson 5,5 (7′ pts Dier 6), Lingard 6, Young 5,5 (1′ pts Rose 5,5); Sterling 5 (28′ st Rashford 5,5), Kane 5. A disp.: Butland, Pope, Welbeck, Cahill, Jones, Delph, Loftus-Cheek, Alexander-Arnold. Ct.: Southgate 5,5.
Arbitro: Cakir
Marcatori: 5′ Trippier (I), 13′ st Perisic (C), 4′ sts Mandzukic (C)
Ammoniti: Mandzukic, Rebic (C); Walker (I)

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