Cefalù in maschera: un carnevale laboratorio per la città

Cefalù in maschera è il carnevale cefaludese di quest’anno. La manifestazione si annuncia non come una sfilata ma quale rifacimento di una storica performance degli anni settanta. Tutto parte da un’idea di offrire un nuovo spazio-contenitore cefaludese. Un vero e proprio laboratorio. La prima sfida per gli organizzatori è di dare vita a un format articolato, che esuli dalla solita cornice, che accade tutti i luoghi, concreti e virtuali, che non si esaurisca nell’esposizione di un’opera ma che sia miccia per accendere dibattiti e far decollare pensiero. Gli artisti si confronteranno con la dimensione della performance per due sere: dalle 15:00 del 26 febbraio alla mezzanotte dell’ultimo giorno. Si comincia domenica 26 febbraio alle ore 15, con il concorso di maschere per adulti e bambini. Si andrà avanti a martedì 28 con la sfilata finale delle maschere con raduno e partenze dall’Istituto Artigianelli. Il carnevale cefaludese si concluderà con una serata in maschera, a partire dalle ore 20.30, presso l’Ottagono di Santa Caterina in Piazza Duomo. Ad organizzare la manifestazione è l’Associazione Ricamarte con la partecipazione di altre tredici realtà cefaludesi: asd Agari Coreuo, Fidapa, Mariposa, Allegra Compagnia, Acr Cattedrale, Parrocchia Spirito Santo, Armonia, Associazione santa Cecilia, Club alpino italiano, Fare Ambiente Cefalù Madonie, Liceo Artistico Statale Diego Bianca Amato di Cefalù, Centro di Cultura Polis Kephaloidion, associazione parrocchiale Sant’Ambrogio. Il tutto con il Patrocinio del Comune e grazie alla collaborazione di Gigi Nobile, Pino Parisio e Peppe Saja. La grafica è di Emanuele Miceli.

Gandolfo Albanese: