“Ospedali in dissesto. Centri nascita a rischio costretti ad inseguire freddi e insignificanti primati, rappresentati da freddi numeri, indipendentemente dalla geografia dei territori. Strade distrutte e abbandonate. Vegetazione all’interno del manto stradale, nonostante uomini e mezzi della ex Provincia Regionale ancora attivi. Mai più paesi avvolti dalle sterpaglie, territori pronti a bruciare determinando distruzione e morte”. A fare quest’analisi del territorio madonita è l’ex sindaco di Collesano, Giovanni Meli, che ha deciso di scendere in campo per le prossime regionali del 5 novembre candidandosi nella lista di Lagalla a sostegno di Nello Musumeci a governatore della Sicilia.
Chiaro e preciso il progetto di Meli per le Madonie. “Un madonita per il nostro territorio – credete in me, se ancora avete un briciolo di fiducia da concedere a un essere umano chiamato politico. Ho sempre dimostrato di crederci e mi sono sempre battuto da Sindaco, per affermare i nostri diritti in diverse circostanze e occasioni importanti di lotta a salvaguardia dei diritti del territorio madonita”.
Precise le promesse di Meli. “Io sarò al vostro servizio e nessuno potrà mai più pensare di calpestarci, dobbiamo pretendere rispetto. Io non farò come altri e non vi deluderò. Sarò la spina nel fianco di chi assumerà il delicatissimo compito di governare la nostra terra.
Ho preteso, prima di accettare, precise garanzie che dovranno rispettare. Dobbiamo recuperare i disastri che abbiamo subito ed ereditato. Questo non lo potranno mai fare i mercenari che verranno a promettere, per l’ennesima volta, ciò che sappiamo già non saranno mai in grado di mantenere. Proveranno sfacciatamente a rubare di nuovo il vostro consenso, saranno sempre gli stessi e non avranno rossore nel loro viso. Siamo noi che dobbiamo difenderci e lo dobbiamo fare con i figli naturali della nostra terra martoriata. Non perdete un’altra occasione di riscatto. Partiremo anche dalle piccole cose, anche dal necessario ripristino della figura del cantoniere manutentore delle strade provinciali.
Una terra che vuole vivere di turismo, non può avere le strade abbandonate. Poi saranno affrontati anche i grandi temi irrisolti e lo faremo con grande coraggio. Razionale utilizzo della forza lavoro forestale, salvaguardando la vita di uomini, animali e vegetazione, patrimonio unico di ricchezza e biodiversità”.
Un progetto che sposa anche il territorio: “Controllo capillare del territorio, anche con l’utilizzo della tecnologia avanzata contro i piromani assassini. Manutenzione dei fiumi e dei corsi d’acqua del territorio e non potranno occuparsene i Comuni così come ha preteso colui che voleva scaricare il problema verso chi non ha le risorse necessarie. Riqualificazione dei centri storici prima dello sfruttamento di altro suolo limitrofo ai centri urbani. Pieno ed efficiente utilizzo dei fondi comunitari. Le risorse esistono e non sono utilizzate… e ritornano ogni anno al mittente. Mobilità sostenibile nel territorio, utilizzando un razionale progetto di trasporto interno al territorio e di collegamento”.
Il progetto di Meli per il territorio Madonita riguarda anche i collegamenti nel territorio: “Collegamento con i principali aereoporti siciliani. Collegamento della fascia costiera, con i punti di principale interesse e attrazione turistica del nostro territorio. Organizzare seriamente e mettere in pratica la destagionalizzazione del turismo dei territori. Collegamenti e mobilità organizzata e sostenibile con i punti di attrazione turistica e con i comuni madoniti che applicano protocolli di accoglienza credibili. Ripristino della libera ma razionale circolazione dei mezzi pubblici in direzione Piano Battaglia, perchè decide chi viaggia dove andare e da dove raggiungere la meta, non la politica più forte del momento”.
L’attenzione di Meli è rivolta anche ai giovani. “Agevolare le iniziative dei giovani, puntando strategicamente a non farli più scappare dalla nostra terra”.
“Tutto questo non è un sogno – commenta Giovanni Meli – serve l’impegno di chi dopo tanto pressappochismo, ha ancora il coraggio di chiedere il voto e si candida per servire la comunità e non per farsi gli interessi di casa propria diventando latitante il giorno dopo le elezioni. Nessuno dovrà candidarsi per poter ottenere dal successo elettorale, le risorse necessarie per poter permettere ai propri figli di andare a studiare e a vivere fuori dalla nostra terra. Molti dei nostri politici, addirittura, se ne vantano orgogliosi e io quando sento tutto questo impazzisco, ma non di invidia ma di rabbia. Questi ipocriti hanno già fallito la loro missione, perche chi fa già questo e pensa questo non è idoneo e non merita di potersi assumere la responsabilità del futuro dei nostri figli. I miei figli e i vostri figli ci chiedono di poter restare e noi abbiamo il dovere di contribuire a difendere i loro legittimi desideri, perché la nostra è la terra più bella del mondo. Diffidate da chi non comprende i nostri sentimenti e la nostra passione, non votateli mai più. Sono i primi a non crederci e non meritano la nostra fiducia. Io non farò come altri e non vi deluderò. Siamo noi che dobbiamo difenderci da tutto ciò che è accaduto nell’indifferenza generale. Non perdiamo un’altra occasione di riscatto”.