Distretto turistico Cefalù: per il giudice regolare l’elezione di Cicero

Non ci sono state irregolarità nell’elezione del cda del Distretto turistico Cefalù Madonie Himera che si è avuta il 17 ottobre del 2015 a Caccamo. Lo ha stabilito il giudice Laura Di Bernardi del tribunale di Termini Imerese che ha emesso la sentenza nella causa che, all’indomani di quella elezione, aveva fatto scattare un ricorso presentato da sei soci dello stesso Consorzio: Patto per Geraci, Aeroviaggi spa, Fransicilie tuor operator, Consorzio Cefalù holiday, Forum associazioni Cefalù, Istituto Fernando Santi. Il Giudice, dopo quasi due anni, ha rigettato le loro accuse e alla fine li ha condannati al pagamento delle spese del giudizio quantificate in 8.571 euro oltre le spese generali.

Con la sentenza depositata lo scorso 21 giugno hanno fine i dubbi sollevati dai sei soci del Consorzio che denunciavano presunte irregolarità sull’attività dell’assemblea convocata il 16 e 17 ottobre 2015. Il Giudice, infatti, ha accolto le richieste dell’avvocato Giuseppe Ribaudo, difensore del Consorzio, che ha dimostrato la validità di quella assemblea. In poche parole per il Giudice tutto era in regola nell’ottobre del 2015 quando i soci del Consorzio hanno eletto il loro nuovo consiglio di amministrazione che ha visto quale suo presidente Mario Cicero, oggi sindaco di Castelbuono.

Per la cronaca otto giorni dopo le elezioni del 17 ottobre del 2015 alcuni soci del Distretto turistico avevano convocato e tenuto un’assemblea pubblica, presso il Teatro Artigianelli di Cefalù, per chiarire i motivi che li avevano spinti ad abbandonare la seduta per non partecipare a quella che definivano “illegittima elezione del nuovo cda”. Era il pomeriggio di sabato 25 ottobre 2015 quando si teneva quest’assemblea. A firmare quell’invito i sindaci di Cefalù e Castellana Sicula, Lapunzina e Di Martino, il presidente dell’associazione Patto per Geraci, Franco Scancarello, e il presidente dell’Istituto Fernando Santi, Luciano Luciani.

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