Tradizioni che scompaiono: quando si regalava il pupo di zucchero

Il “pupo di zucchero” è uno dei dolci tipici siciliani che in molte parti dell’Isola, fino ad alcuni anni fa, veniva regalato in occasione di alcune feste particolari. Conosciuti anche come puppacena o pupa a cena sono delle statuette di zucchero colorato, riproducenti paladini o generiche figure maschili e femminili. La tradizione di regalare questi pupazzi di zucchero era molto diffusa. I primi pupi sarebbero arrivati nella seconda metà del ‘500 e al riguardo vi sono due leggende. La prima è quella di un ricco arabo, che caduto in disgrazia offrì ai suoi commensali queste statuine di zucchero perchè non aveva nient’altro. Un’altra leggenda racconta che, un mercante palermitano giunto a Venezia durante un ricevimento di Enrico III figlio di Caterina dei Medici, mise sulla tavola i pupi di zucchero, sorprendendo i commensali.

La tradizione dei pupi di zucchero è andata avanti nelle case dei siciliani sino alla fine degli anni sessanta. In particolare in alcuni paesi del palermitano venivano regalati in occasione della festa dei morti del 2 novembre. Oggi tutto questo resta solo un ricordo.

La preparazione delle statuine di zucchero, però, era e resta semplice: ”versate in un tegame lo zucchero e fatelo sciogliere con l’acqua; portate il tutto ad ebollizione, mescolando in continuazione. Aggiungete quindi il succo di limone ed il glucosio, e continuando a mescolare, lasciate sul fuoco fino a che immergendo una stecca di legno sulla punta vedrete formarsi una grossa bolla. Togliete dal fuoco e fermate la cottura immergendo in acqua fredda. Con dell’olio di mandorle ungete degli stampini con le forme desiderate per i pupi e versatevi quindi il composto. Fate rassodare nel forno a circa 130° e non appena saranno sodi, toglieteli dal forno. Fateli raffreddare e decorateli a piacere con i colori vegetali”.

In anni che sembrano lontani esposti nelle vetrine dei pasticcieri si vedevano i paladini Orlando e Rinaldo, Lancillotto, i Cavalieri della tavola rotonda, le Damigelle, i Cavalli e le altre mitiche figure dell’epopea mitica classica. L’Orlando Furioso e i carretti siciliani erano tra i più belli da collezionare e gustare. In alcune vetrine ancora oggi sono esposti i pupi di zucchero filato per la festa dei morti.

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