Palpeggiare una donna sul bus è violenza sessuale. La condanna della Cassazione

Chi molesta una donna sull’autobus con sfregamenti e palpeggianti va incontro ad una dura condanna. Lo si evince da una sentenza depositata dalla terza sezione penale della Cassazione, che ha condannato in via definitiva un uomo che, assieme a un complice, aveva costretto una ragazza a subire “atti sessuali” mentre viaggiava su un autobus di linea a Roma, con “strusciamenti del bacino contro il fondoschiena” della donna e “palpeggiamenti”.

La Suprema Corte, condividendo le conclusioni dei giudici d’appello della Capitale, ha confermato la condanna per violenza sessuale. Solo uno dei due imputati ha presentato ricorso, lamentando, oltre a un difetto di notifica, la “mancanza o manifesta illogicita’ della motivazione”. La Cassazione lo ha dichiarato inammissibile e ha condannato l’uomo anche al pagamento delle spese processuali e a versare 2mila euro alla Cassa delle ammende.

Gandolfo Albanese: