La nuova Barbie porta lo hjiab: dopo le critiche Mattel corre ai ripari

La nuova Barbie porta lo hjiab. La compagna di Ken, la bambolina tutta rosa, dalle misure inverosimili, la pelle chiara, i capelli biondi e gli occhi azzurri, esempio di razza ariana bianca e dominante che escludeva o colonizzava tutte le bambine di pelle scura, di altre culture e altre usanze. Negli ultimi anni la Mattel ha ricevuto molte critiche. Spinte per lo più da un antisessismo privo di intersezionalità. Adesso dice basta con la Barbie bianca, sinonimo di successo, con l’auto decappottabile, la casa perfetta, la Jacuzzi per un bagno collettivo e la serie infinita di abiti e accessori che gli umani possono solo sognare. Mattel è corsa ai ripari. E così quest’anno è il momento di Ibtihaj Muhammad: la prima Barbie con lo hijab. Lei è una campionessa di scherma che ha vinto alle Olimpiadi. Ha gareggiato con lo hijab portandosi dietro la storia di una donna istruita, laureata e piena di progetti futuri. Un’immagine che sfata, in tempi di islamofobia, il modello della donna “col velo” zitta e schiava, chiusa in casa e con mille divieti a rendere impossibile la sua crescita.

Mattel la propone come fonte di ispirazione per le bambine che potranno progettare piccole o grandi ribellioni lasciandosi accompagnare nell’infanzia dalle immagini di donne di valore che hanno lottato e vinto. Sulla pagina Facebook Barbie, che conta diversi milioni di fan, la discussione che segue alla pubblicazione della news sulla nuova Barbie batte ogni pessima previsione.

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