La santità dei piccoli gesti quotidiani

La santità dei «piccoli gesti quotidiani», che sono «come il lievito» e «fanno tanto bene», è stata indicata dal Papa alle migliaia di fedeli delle diocesi di Bologna e di Cesena-Sarsina che hanno partecipato all’udienza di sabato mattina, 21 aprile, in piazza San Pietro, per ricambiare la visita compiuta da Francesco il 1° ottobre dello scorso anno.

Richiamando «i momenti di fede e di preghiera che abbiamo condiviso», il Pontefice ha fatto riferimento alle indicazioni pastorali emerse durante gli incontri con le due comunità. A quella cesenate ha riproposto l’invito a impegnarsi «generosamente ad annunciare il Vangelo» e a testimoniarlo con le opere, che «non necessariamente devono essere grandi», perché «i cristiani sono lievito di amore, di fraternità, di speranza con tanti piccoli gesti quotidiani». A quella bolognese ha ricordato che «l’Eucaristia ci riconcilia e ci unisce, perché alimenta il rapporto comunitario e incoraggia atteggiamenti di generosità, di perdono, di fiducia nel prossimo, di gratitudine». Da qui l’appello a «far risuonare nelle vostre comunità la chiamata alla santità che riguarda ogni battezzato e ogni condizione di vita». In essa, infatti, «consiste la piena realizzazione di ogni aspirazione del cuore umano»: si tratta di «un cammino che parte dal fonte battesimale e porta fino al cielo, e si attua giorno per giorno accogliendo il Vangelo nella vita concreta».

«Con questo impegno e con questo slancio missionario, destinato a ridare nuovo impulso all’evangelizzazione delle vostre diocesi, darete un seguito concreto alle esortazioni che vi ho rivolto nel corso della mia visita», ha rilanciato Francesco esortando in conclusione: «Non stancatevi di cercare Dio e il suo regno al di sopra di ogni cosa e di impegnarvi al servizio dei fratelli».

In precedenza il Papa aveva incontrato la comunità del venerabile collegio inglese di Roma, alla quale aveva rivolto un discorso incentrato sulle due «pietre miliari» della vita del cristiano: l’amore a Dio e l’amore al prossimo. «Nella vita cristiana — aveva rimarcato — c’è un ostacolo rilevante di fronte ad ognuno di noi: la paura»; ma «noi possiamo superarlo con l’amore, la preghiera e il buon umore: in tal modo spero che non avrete paura delle difficoltà e delle prove e della lotta incessante contro il peccato».

Gandolfo Albanese: