L’Italia ha raggiunto un “punto d’incontro” con l’Ue

Italian Prime Minister Giuseppe Conte during a press conference in Chigi's Palace, Rome, 24 July 2018. ANSA/ CLUDIO PERI

L’Italia ha raggiunto un “punto d’incontro” con l’Ue. Ad affermarlo è il premier Giuseppe Conte, al termine del bilaterare col presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker. Parlando a Buenos Aires, dove si conclude il G20, il presidente del Consiglio ha precisato di non aver parlato di numeri in merito al rapporto deficit/Pil. “Valutiamo diversi scenari, l’obiettivo è evitare la procedura d’infrazione”, ha aggiunto.

I toni sembrano essere più distesi, almeno stando alle dichiarazioni del premier: ” Ogni volta che ci si alza da un tavolo di negoziazione, dandosi la mano e guardandosi negli occhi in modo sereno, si fa un passo avanti” in riferimento proprio all’incontro con Jean Claude Juncker, il presidente della Commissione Ue. Ma una precisazione è d’obbligo: “Non rinunciamo alla prospettiva delle riforme, anche l’Unione europea è entrata in quest’ottica”.

Anche perché, aggiunge il premier, “sono il garante del patto sociale e politico con i cittadini che è nato in campagna elettorale, si è rinsaldato nel contratto di governo e anche in tema di politica economica complessiva”, quindi deve esserci il “rispetto di quelle riforme che devono assicurare equità e stabilità sociale e crescita economica”. C’è anche una data, entro la quale Conte si è detto “assolutamente fiducioso” di trovare un’intesa: e cioè entro l’Ecofin del 17 dicembre. “Anche nel corso di questi giorni – ha aggiunto – sta proseguendo il dialogo con l’Europa in un clima assolutamente costruttivo”.

Slittano gli emendamenti del governo – Slitta ancora la presentazione degli emendamenti del governo alla legge di bilancio. Non è arrivato in commissione il pacchetto delle proposte di modifica dell’esecutivo. Fonti M5s e Lega assicurano che gli emendamenti (diverse decine) sono quasi pronti e che arriveranno nella notte di sabato. Se i testi giungeranno domenica mattina, rischia di slittare la convocazione della commissione, fissata alle 14:30 di domenica.

Tria: “L’economia italiana non giustifica spread attuali” – “L’economia italiana non giustifica gli spread che stiamo avanti in questo periodo”. Lo ribadisce ancora una volta il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, parlando in conferenza stampa a margine del G20 a Buenos Aires. Il ministro auspica un confronto con l’Europa, che “può essere utile a determinare una maggiore consapevolezza nei mercati finanziari”.

Gandolfo Albanese: