Cefalù: storia di Bobby il cane che ha riportato il sorriso in famiglia

Antonio è un ragazzo solo. E’ uno di quei ragazzi che la società usa definire diversamente abile. Non ha amici e trascorre le sue giornate sempre identiche. Va a scuola ed ha l’insegnante di sostegno. Tra i banchi parla poco e scrive male. A nessuno ha mai mostrato il suo sorriso. La tristezza sembra essere la sua compagna di viaggio. Anche quanti gli vivono accanto tutti i giorni spesso cadono nello sconforto. 

Domenica scorsa i suoi genitori hanno portato in casa un cagnolino. Avevano letto di storie fantastiche nate fra bambini poco fortunati, come il loro figlio, e gli animali. Mai avrebbero immaginato quello che sarebbe accaduto fra le mura domestiche della propria casa. Quando Antonio ha visto il cagnolino all’inizio sembrava indifferente. Quando ha capito che avrebbe trascorso con lui le sue giornate gli dato il nome: Bobby. Da quel momento fra Antonio e Bobby è nata una grande amicizia. «Avevo letto di cani – commenta la mamma di Antonio – che avevano ridato la vita a ragazzi poco fortunati come mio figlio. Mai avrei immaginato di vivere la storia che stiamo vivendo da alcuni giorni. mio figlio è rinato. Sorride e gioca con Bobby. Dovreste vedere come questo cucciolo ha trasformato mio figlio e la mia famiglia.  Da quando si sveglia a quando va a dormire Antonio, che ha difficoltà a parlare, ha sempre in bocca un nome: Bobby. E il cane sembra avere capito subito a chi doveva dare la sua amicizia».

Bobby ha dato il sorriso ad Antonio e con lui adesso sorridono anche suo padre e sua mamma. «Sembra strano quello che racconto. Per questa giornata di Pasqua abbiamo organizzato un pranzo per Bobby. Dovreste vedere la gioia di Antonio. Bobby ha capito subito tante di quelle cose che noi umani in anni non abbiamo mai capito. Una di queste cose straordinarie accade la sera quando Antonio va a letto. In diversi anni non eravamo mai riusciti a vederlo addormentare serenamente pur stando accanto a lui. Da quando è entrato Bobby vedere questo cucciolo che la sera si addormenta nel letto con Antonio e guardare mio figlio che si addormenta serenamente è una gioia per la quale avrei dato tantissimo pur di viverla».

Perché ha raccontato questa storia? «Per fare sapere a mamme come me che un cagnolino può dare al figlio senza sorriso quel sorriso che noi non riusciamo a dare». 

Gandolfo Albanese: